La paura non perdona. Una vita sotto scorta tra Stato e camorra - 9788831787253

La paura non perdona. Una vita sotto scorta tra Stato e camorra: Come si combatte dall'interno il sistema in cui si è cresciuti? Come si fa impresa nonostante e contro la malavita organizzata? Che vita è quella di un testimone di giustizia, messo ai margini e additato come traditore persino dalla propria famiglia, costretto, dopo aver perso tutto, a nascondere la propria identità per trovare un lavoro o anche solo qualcuno che gli affitti un alloggio? Nella sua drammatica testimonianza Luigi Leonardi non è una vittima, o lo è solo in parte. Non è un giornalista che ha scelto di consacrarsi alla verità né un eroe che sfida la morte senza riserve. È semplicemente un uomo che voleva vivere e fare impresa nella terra in cui è nato, quello stesso Sud da sempre dipinto come la patria dell'assistenzialismo, e ci è riuscito con risultati eccellenti, finché la criminalità non ha preteso «la sua parte». In questo libro racconta la pressione psicologica dei criminali che precede quella fisica, il baratro in cui si precipita giorno per giorno senza appigli, i fornitori che vendono i debiti ai clan, l'esperienza con le associazioni antiracket e la speranza di poter trovare un alleato in quello stesso Stato che gli ha negato la dignità tra carte e cavilli. Le notti insonni, la perdita di quanto costruito nel corso di un'intera vita, le aggressioni, la fame e le battaglie quotidiane per non essere equiparato a un pentito: un caso giudiziario ancora in corso, il paradossale cammino di un uomo per vedersi riconosciuto persino il diritto a lottare per i propri diritti.
How to fight from within the system where you grew up? How to do business despite and against organised crime? What kind of life is that of a witness of Justice, forced to hide his identity to get a job or just someone who rents a property? "I lost my life on 18 October 2001, when the leaders of the clan came into my store." He debuted as Luigi Leonardi in his dramatic testimony. But it is not a victim, or only in part. His story you can't bring anyone stereotype: not a journalist who chose to devote himself to the truth nor a hero who defies death without reservation. It's simply a man who wanted to be an entrepreneur in the land where he was born, and he did it with excellent results. For this maybe his story strikes at the heart and scares against crime. For several years he paid protection money, but eventually decided to believe in justice and suffered attacks and kidnappings by criminals of the racket. For the first time about the sleepless nights, hunger, loss of as built over the years and, most importantly, its daily battles to rebuild their lives, even against the same status that now classifies it as a cooperating witness, which is regretted. For Leonardi rebirth passes mainly through the transmission of his message to younger people, of which says, "they clear the concept that crime must be tackled and that just not hanging his head we can defeat it."