Caro Giacomo - 9788891159984

Caro Giacomo: Per affrontare un viaggio, quale che sia la meta, ci sono diversi modi. Si può viaggiare senza rinunciare ai nostri schemi culturali, interpretare il mondo partendo da noi stessi ed arrivando a noi stessi, oppure interpretare il viaggio come via e veicolo di conoscenza: chi viaggia in questo modo è aperto al nuovo ed all'imprevisto. Con quale disposizione d'animo siano partiti i dodici improvvisati pellegrini protagonisti di questo viaggio, sarà cura del lettore deciderlo. Ogni viaggio, però, riserva delle sorprese. Sono eventi inaspettati la cui materializzazione, spesso, assume aspetti semplici, quasi banali ma il cui verificarsi ha effetti dirompenti nell'esistenza di ciascuno. È l'incontro di un mendicante che racconta una storia strana, è il momento di ascolto dei figli, è lo scoprire lati insospettati di compagni di viaggio che credevi di conoscere, è la messa in discussione dei propri pregiudizi e di se stessi, è la riscoperta del tempo dell'uomo d'argilla. Perché qui, e perché a noi? Perché questa sensazione strana, inusuale, quasi che un tredicesimo convitato si fosse unito a noi e, ciascuno a modo suo, l'avesse colto per connotazione lungo tutto il suo peregrinare?
For travel, regardless of destination, there are a number of ways. You can travel without sacrificing our cultural patterns, interpret the world starting with ourselves and to ourselves, or interpret the trip as a way and a means of knowledge: those traveling this way is open to new and unexpected. What state of mind they left the twelve improvised pilgrims involved in this trip, it is the responsibility of the reader to decide. Every trip, however, reserve some surprises. Are unexpected events that often takes on simple aspects, materialization, almost trivial but whose disruptive effects occur in the existence of each. And the meeting of a beggar who tells a strange story, it's time to listen to the children, you will see unexpected sides of traveling companions that you know is the questioning of its prejudices and themselves, it is the rediscovery of human time of clay. Why here, why us? Because this weird sensation, unusual, almost like a thirteenth guest had joined us and, each in his own way, he read for connotation throughout his wanderings?