Il principe. Il romanzo di Cesare Borgia - 9788842930839

Il principe. Il romanzo di Cesare Borgia: Imola, dicembre del 1502. Asserragliato in città con le poche truppe ancora fedeli, Cesare Borgia si trova a contemplare il tramonto di quello che è stato il suo grande sogno: dominare l'Italia intera. I capitani di ventura che lo hanno accompagnato fino a adesso lo hanno ormai abbandonato e ora si apprestano a tradirlo. Cesare è in preda alla disperazione, con la mente che vaga tra i fantasmi delle sue passate vittorie. Ma come fosse un segno di benevolenza divina, proprio in quel momento le vedette annunciano il ritorno di Leonardo da Vinci, l'uomo cui il duca Valentino ha affidato il compito di ideare nuove armi e di rafforzare le fortificazioni dei nuovi domini. Un'improvvisa luce di speranza si accende nella cupa fortezza in cui si è rifugiato. E non è solo l'offerta di innovativi e terribili strumenti di distruzione a risollevare l'animo di Cesare. L'arrivo del maestro riaccende anche quella fascinazione reciproca nata nel corso del loro primo incontro a Milano, anni prima. E il dialogo si trasforma in un confronto tra due concezioni del mondo apparentemente agli antipodi, sebbene entrambe soggiogate da un desiderio spasmodico di bellezza: bellezza nell'armonia del corpo e della sua rappresentazione per l'artista, bellezza nella forma di un grande progetto politico per il condottiero. Nella lotta comune contro ogni limite, che è stata la cifra delle rispettive esistenze, Cesare e Leonardo esplorano insieme le loro affinità e differenze. Ed evocando il ricordo delle battaglie passate, insieme con squarci della difficile giovinezza di Cesare e delle sinistre premonizion
Imola, December 1502. Holed up in the city with few troops still loyal, Cesare Borgia is to contemplate the decline of what was his big dream: to dominate the whole Italy. The mercenary captains who accompanied him up to now I have now abandoned and now are about to betray him. Caesar is in despair, with your mind wandering among the ghosts of his past victories. But as a sign of divine benevolence, just at that moment the lookouts announce the return of Leonardo da Vinci, the man whom the Duke Valentino has entrusted the task of devising new weapons and to strengthen the fortifications of new domains. A sudden ray of hope ignites in the gloomy fortress where he has taken refuge. And it's not just the supply of innovative and terrible instruments of destruction to revive the spirit of Caesar. The arrival of maestro rekindles that mutual fascination born during their first meeting in Milan, years before. And the dialogue becomes a comparison between two conceptions of the world seemingly at odds, though both subjugated by a spasmodic wish of beauty: beauty in the harmony of the body and its representation for the artist, beauty in the form of a great political project for the leader. In the common fight against every limit, which was the amount of their respective existences, Cesare and Leonardo explore their similarities and differences. And evoking memories of past battles, along with glimpses of the difficult early life of Caesar and left unity premonizion