Canti. Vol. 1 - 9788823524712

Canti. Vol. 1: Dall'Ultimo canto di Saffo alla canzone Alla sua donna, dal Passero solitario all'Infinito (di cui il 2019 celebra il compleanno letterario), questo primo volume leopardiano rinnova, entro un contesto storico-culturale segnato dal felice riconoscimento di un Leopardi pensatore, la mai sopita vitalità poetica dei Canti. Uno dei dati caratterizzanti dell'annesso commento è la valorizzazione dell'intera tradizione esegetica, a cominciare dai suoi 'padri fondatori' (tra i quali primeggia l'ancora imprescindibile Straccali) sino agli ultimi notabili interpreti. Alcune loro soluzioni, via via richiamate nel corso dell'annotazione, convivono vitalmente e si fondono con le nuove acquisizioni. Tra le quali si segnalano, in particolare, le note concernenti il settore delle correzioni e delle varianti, sistematicamente perlustrato; nonché le indicazioni riconducibili al capitolo dell'intertestualità, già folto di per sé, ma arricchito da altri richiami (ivi incluse le numerose autoriprese dai puerilia e dalle traduzioni giovanili): il tutto, comunque, passato al vaglio di un''attendibilità leopardiana', contro l'uso indiscriminato e recente delle concordanze elettroniche. Il duplice carattere, rivalutativo e innovativo, sottolineato per la parte annotatoria, si riflette negli stessi 'cappelli' introduttivi, vere e proprie reinterpretazioni dei vari testi poetici, in consonanza con le importanti risultanze della recente letteratura leopardiana; ma non ignare, a loro volta, degli apporti di un'imponente trafila critica, a partire dal grande De Sanctis.
From Saffo's Last Song to His Woman, from lonely sparrow to Infinity (of which 2019 celebrates literary birthday), this first leopard volume renews, within a historical and cultural context marked by the happy recognition of a Leopardi thinker, the never dormant poetic vitality of the Songs. One of the defining data of the attached commentary is the enhancement of the entire andegetic tradition, starting with its 'founding fathers' (among which the still essential Straccali) to the last notable interpreters. Some of their solutions, gradually recalled during the annotation, coexist vitally and merge with new acquisitions. Among them are notes concerning the corrections and variants sector, which are systematically searched; as well as the indications that can be traced back to the chapter of intertextuality, already thick in itself, but enriched by other references (including the numerous self-resumes from puerilia and youth translations): all, however, passed to the scrutiny of a "trustworthiness against the indiscriminate and recent use of electronic agreements. The dual character, re-evaluation and innovative, emphasized for the annotative part, is reflected in the same introductory 'hats', real reinterpretations of the various poetic texts, in accordance with the important findings of recent literature leopard; but do not ignore, in turn, the contributions of an impressive critical draw, starting with the great De Sanctis.