Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo d'azione e interazioni farmacologiche - 9788854889590

Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo d'azione e interazioni farmacologiche: In questo lavoro è stato valutato l'utilizzo dei nuovi anticoagulanti orali che si differenziano tra loro per le caratteristiche farmacologiche e per il meccanismo di azione, condizionandone le modalità di impiego. Rivaroxaban e apixaban sono inibitori diretti del fattore Xa della coagulazione e dabigatran agisce, invece, direttamente sul fattore IIa ,la trombina. Il fattore Xa, in particolare, è un bersaglio ideale per gli anticoagulanti, perché riveste un ruolo molto importante nella formazione della trombina. I nuovi anticoagulanti orali hanno un rapido assorbimento e un'emivita breve; sono eliminati prevalentemente per via renale e/o epatobiliare. In questo studio è stata considerata la terapia anticoagulante come il trattamento di elezione nella prevenzione primaria dell'ictus nei soggetti con fibrillazione atriale e dell'embolia polmonare in quelli con trombosi venosa. Sono stati condotti alcuni studi su migliaia di pazienti, in aperto e in cieco, valutati sul l'esito primario dello studio, osservando alcuna differenza significativa sulla frequenza di ictus, sulla mortalità cardiovascolare e totale.
In this paper was evaluated using the new oral anticoagulants that differ for pharmacological characteristics and mechanism of action, influencing the conditions of use. Rivaroxaban and apixaban are direct factor Xa inhibitors of coagulation and dabigatran acts, instead, directly on factor IIa, Thrombin. Factor Xa is an ideal target for anticoagulants, because it plays a very important role in the formation of Thrombin. The new oral anticoagulants are often rapid absorption and short half-lives; are eliminated primarily by renal excretion and/or Hepatobiliary. In this study was considered anticoagulant therapy as first-line treatment in primary prevention of stroke in patients with atrial fibrillation and pulmonary embolism in those with venous thrombosis. Some studies have been conducted on thousands of patients, in open and blind, evaluated on the primary outcome of the study, noting any significant difference to the frequency of stroke, cardiovascular and total mortality.