Faide. Nobili e banditi nella Sardegna sabauda del Settecento - 9788883344411

Faide. Nobili e banditi nella Sardegna sabauda del Settecento: Al momento del loro insediamento nel Regnum Sardiniae, nel 1720, i Savoia dovettero fronteggiare il fenomeno di una piccola nobiltà turbolenta, impegnata in un'aspra competizione per il prestigio e il potere all'interno delle comunità rurali, abile nel trovare referenti in funzionari regi, rappresentanti feudali e gerarchie ecclesiastiche. In quei villaggi l'onore era un bene primario e il confronto avveniva alla luce del sole, tra fazioni 'disciplinate', legittimate all'interno della collettività, rispettose delle leggi non scritte della 'giustizia comunitaria'. La vendetta si configurava, di volta in volta, come risposta ragionata e commisurata all'offesa. Per non espandere il conflitto agli estranei, lo scontro armato si formalizzava spesso in luoghi ad esso 'deputati'. Negoziate, registrate in atti notarili e officiate in riti pubblici, le riconciliazioni interrompevano le violenze e aprivano periodi di pace nei quali le cariche comunitarie venivano accuratamente distribuite al fine di un'equilibrata condivisione del potere locale. Per alcuni decenni poco poterono la repressione militare e la 'giustizia del re' contro quelle faide che, agli occhi dei vicerè sabaudi, erano fonte continua di disordini e crimini.
At the time of their settlement in Regnum Sardiniae, in 1720, the Savoy had to deal with the phenomenon of a turbulent gentry, engaged in a fierce competition for prestige and power within rural communities, able to find referents in feudal and Royal officials, representing the ecclesiastical hierarchy. In those villages the honor was a primary resource and discussion took place in broad daylight, between factions ' governed ', legitimized within the collective, respectful of unwritten laws of ' community justice '. Revenge was, from time to time, as reasoned and response commensurate with the offense. Not to expand the conflict to outsiders, the clash of arms is often formalized in places to it's members. Negotiated, recorded in notarial deeds and officiate at public rites, the reconciliations interrupted the violence and opening times of peace in which community charges were carefully distributed to a balanced sharing of local power. For several decades, little could the military repression and ' the King's justice ' against those feuds which, in the eyes of the viceroy of the Savoy, were continuous source of unrest and crime.