«Questo strano lunghissimo viaggio». Cristina Campo tra dialogo epistolare e bellezza liturgica. Ediz. critica - 9788862748025

«Questo strano lunghissimo viaggio». Cristina Campo tra dialogo epistolare e bellezza liturgica. Ediz. critica: "Una scrittrice remotissima, pur se novecentesca, si trova al centro di questo volume, nel suo «umbratile filtrato viaggio nell'esistenza», secondo le parole di Ceronetti. È Cristina Campo. Dagli splendidi paesaggi, nelle Lettere a Mita, alla volontà di riscatto epistolare dalla solitudine, dalle fiabe delle Mille e una notte ai Vangeli, nella cornice elegante e sapiente degli Imperdonabili, si coglie la tensione alla perfezione, come velata dalla sprezzatura. Il destino, una delle parole tema nella scrittura di Cristina, rappresenta il nesso tra il disegno del favoloso orientale, il «tappeto» e la Bibbia, attraverso la mediazione liturgica, riscoperta più che scoperta da Cristina, insieme alla fede delle origini. Ma lo stesso motivo riaffiora in un altissimo esperimento di lettura, o forse di riscrittura, dei Promessi Sposi, in cui soltanto alcuni personaggi appaiono a due a due, nella polarità di «erme a due facce». Ed è infine l'universo ieratico della ritualità bizantina a nutrire la lirica religiosa di Cristina, su cui si chiude il volume. La scrittrice aderisce alla vocazione liturgica che, nella nostra poesia sacra, devota o mistica, (...)".
"A twentieth-century writer, although remote, is at the center of this volume, in his" shady filtered journey into existence ", in the words of Ceronetti. Is Cristina Campo. The beautiful landscapes, in his letters to Mita, the desire of ransom letters from loneliness from fairy tales of the Arabian nights on the Gospels, in elegant and skilful of Unforgivable, it captures the tension perfectly, as veiled from Sprezzatura. Destiny, one of the words theme in Scripture by Cristina, represents the link between the design of excellent, ??rug?? and the Bible, through mediation, rediscovered more than discovered by Cristina, along with the faith of its sources. But the same reason resurfaces in a very high reading experiment, or maybe rewrite, of the betrothed, in which only a few characters appear in pairs, the polarity of ??erme poster??. And finally the Byzantine hieratic ritual universe to nourish religious lyric by Cristina, on which closes the volume. The writer adheres to liturgical sacred poetry which, in our vocation, devout or mysticism, (...) ".