Qualcuno mi ha ucciso - 9788824900508

Qualcuno mi ha ucciso: Un incidente automobilistico, l'articolo di un giornale, una ragazza in un pozzo: questi sono gli elementi che fanno da incipit alla narrazione i cui fatti sono riconducibili a una storia di violenza. La verità (intesa come denuncia) si mescola alla fantasia di chi scrive per lasciare posto al perdono e alla speranza di dare dignità alla sofferenza e suscitare, nel lettore, quel profondo e umano senso di "pietas". A raccontare è la protagonista che, nell'ultimo tratto di vita, spesso in modo anche disordinato, ripercorre le tappe più salienti della sua breve esistenza; nel risalire quel sentiero già calpestato per inseguire i suoi carnefici e deciderne la fine, il presente si mescola al passato in un gioco di ricordi a volte più recenti, a volte più remoti. I flashback sono legati all'emotività del momento, al tempo che scorre inesorabile, alla lotta intima tra un corpo che vuole smettere di soffrire e uno spirito inquieto che chiede conto alla vita.
A car accident, a newspaper article, a girl in a well: these are the elements that make up the opening words to the narrative whose facts are due to a history of violence. The truth (as a complaint) stirs the imagination of the writer to make way to forgiveness and hope to give dignity to suffering and arouse, in the reader, that profound and humane sense of "pietas". To tell you the protagonist who, in the last part of life, often even messy, retraces the most salient steps in its short existence; in the trace that path already trodden to chase his executioners and decide on the purpose, this is mixed with the past in a game of memories sometimes newer, sometimes more. The flashbacks are linked to the emotion of the moment, the inexorable passing of time, the intimate struggle between a body that wants to stop suffering and a restless spirit that asks Bill to life.