Ranocchi sulla luna e altri animali - 9788806229085

Ranocchi sulla luna e altri animali: Gabbiani, giraffe, talpe, formiche, dromedari, elefanti, farfalle, scoiattoli, ragni, buoi, ranocchi, corvi, topi, chiocciole... Nelle pagine di Primo Levi gli animali non rappresentano una curiosità marginale o un divertimento accessorio, ma sono parte integrante del suo immaginario e della sua moralità: rappresentano un diverso modo di parlare delle scelte che ogni uomo deve affrontare. Primo Levi è affascinato dalle capacità con cui esseri d'ogni specie, compresi i parassiti, hanno risposto alle difficoltà dell'ambiente elaborando soluzioni ingegnose, quasi altrettante filosofie di vita. "Ci sono animali enormi e minuscoli, estremamente forti ed estremamente deboli, audaci e fuggitivi, veloci e lenti, astuti e sciocchi, splendidi e orrendi", ma proprio uscendo dall'isola umana uno scrittore può scoprire una miniera di storie possibili, ricca di metafore, simboli, allegorie. Sino dalla fine degli anni Cinquanta Primo Levi ha dedicato loro racconti, articoli, interviste immaginarie e poesie, in cui ha messo a frutto l'acutezza delle sue osservazioni, e la curiosità di uno sguardo sorridente e pensoso, mai sentimentale o antropomorfo. L'insuperabile analista del "termitaio" del Lager si è rivelato anche un brillante zoologo ed etologo, capace di aprire al lettore orizzonti inconsueti.
Seagulls, giraffes, camels, elephants, butterflies, ants, moles, squirrels, spiders, rats, snails, frogs, crows, oxen ... In the pages of Primo Levi animals don't represent a marginal curiosity or a fun accessory but are an integral part of his imagination and his morality: represent a different way of talking about the choices that every man must face. Primo Levi is fascinated by the ability with which beings of any kind, including parasites, have responded to the difficulties of the environment by developing ingenious solutions, almost as many philosophies of life. "There are huge animals and tiny, extremely strong and extremely weak, bold and smart, fast and slow, fugitives and foolish, beautiful and ugly," but just leaving the human island a writer can discover a wealth of possible stories, full of metaphors, symbols, allegories. Until the late 1950s Primo Levi has dedicated their imaginary stories, articles, interviews and poems, in which he put to good use the acuteness of his observations, and the curiosity of a smiling and pensive, never sentimental or anthropomorphic. The unsurpassed analyst of "Termite Mound" of the camp was also a brilliant zoologist and ethologist, capable of opening the reader unfamiliar horizons.