Martinez versus Ulloa. Due autori, un Arcipreste de Talavera - 9788860742315

Martinez versus Ulloa. Due autori, un Arcipreste de Talavera: Malgrado la copiosità degli scritti sulle relazioni intercorrenti tra Italia e Spagna nel XVI secolo, lo studio delle stampe dell'epoca continua a offrire dati interessanti e a volte sorprendenti. Opere anonime o elusive circa la datazione o menzione dell'editore, o persino contraffatte nei dati essenziali non costituivano all'epoca una novità, tanto che notizie di tale sorta non sorprendono più. Tuttavia, quando l'esemplare che si ha per le mani si rivela un'edizione sconosciuta di un'opera portante della letteratura medievale, quale il "Corbacho" di Talavera, ogni dato torna ad acquisire indubbia rilevanza: perché una nuova edizione contraffatta con un altro titolo? Chi è lo spregiudicato che non esita a farsi vanto della paternità di un'opera altrui? Il povero Arcipreste avrebbe motivi più che legittimi di lamentarsene. Ma la sorte volle che non solo fosse ribattezzato con un chiaro rinvio alla rinomata opera del Boccaccio, ma che giungesse in Italia e lì fosse tradotto da uno spagnolo risoluto all'atto dell'usurpazione: Alfonso de Ulloa, che già Rumeu de Armas additava nei termini di "introductor de la cultura española en Italia" in uno studio del 1973.
Despite the copiousness of the writings on the relationships between Italy and Spain in the 16th century, the study of prints of the era continues to offer interesting facts and sometimes surprising. Anonymous or elusive about dating or mention of the Publisher, or even counterfeit in essential data did not constitute a novelty, so that news of this sort are not surprising anymore. However, when the sample that you have on your hands is an unknown Edition of a work of medieval literature, such as "Corbacho" of Talavera, each given back to acquire undoubted relevance: why a new counterfeit Edition with another title? Who is the unscrupulous who doesn't hesitate to get pride of authorship of a work of others? The poor Arcipreste would legitimate reason complain. But fate decreed that not only was renamed with a clear reference to the famous work of Boccaccio, but things come in Italy and there was translated by a Spanish firm at the time of the usurpation: Alfonso de Ulloa, which already Rumeu de Armas pointed out in terms of "introductor de la cultura espa??ola en Italy" in a study of 1973.