Libri delle sepolture di varie nazioni - 9788865574324

Libri delle sepolture di varie nazioni: I libri delle antichità di Napoli: il corpus si presenta abbastanza organico, anche in relazione alla sua storia: l'idea di un corpus da mettere a disposizione del circolo Farnese si sviluppa dopo il 1565 in una serrata trattativa col cardinale Alessandro Farnese e attraverso la mediazione dell'erudito bibliotecario Fulvio Orsini, il quale ambiva a creare in Palazzo Farnese un centro culturale d'eccellenza per la cultura antiquaria, una "scuola pubblica del mondo". Nell'obiettivo implicito di poter pubblicare i suoi "Libri dell'antichità" con l'aiuto del cardinale, Ligorio allestì e vendette infine nel 1567 la magnifica serie dei 10 codici come sistematizzazione sia pur parziale del suo progetto originario in "quaranta libri" (di cui parla già nel 1553). Secondo le ricostruzioni più attendibili, i codici sarebbero copie o rielaborazioni di testi composti tra il 1550 e il 1565; solo in pochi casi sono stati accertati capitoli aggiornati dopo il 1565. La serie ligoriana divenne una gemma della biblioteca-museo di Palazzo Farnese, avidamente consultata dagli studiosi se non anche saccheggiata nelle opere antiquarie di Orsini e Panvinio. Nel Settecento fu trasferita a Napoli dal re Carlo di Borbone, erede di Isabella Farnese, e si trova tuttora nella Biblioteca Nazionale. Tre volumi sono dedicati alla numismatica, con uno sterminato repertorio di immagini: monete greche (1°), monete romane della repubblica e dell'impero (5°), monete imperiali romane e bizantine (6°). Il 2° volume è dedicato ai "vestimenti" dei romani e di altri popoli antichi. Il 3° alla mitologia, alle "cose s
The books of antiquities of Naples: the corpus is quite organic, also in relation to its history: the idea of a corpus to be made available to the Farnese circle develops after 1565 in a close negotiation with Cardinal Alessandro Farnese and through the mediation of the scholarly librarian Fulvio Orsini, who aspired to create in Palazzo Farnese a cultural center of excellence for antiquarian culture, a "public school of the world". In the implicit goal of being able to publish his "Books of Antiquity" with the help of the cardinal, Ligorio set up and finally sold in 1567 the magnificent series of the 10 codes as a systemization although partial of his original project in "forty books" ( he was already talking about in 1553). According to the most reliable reconstructions, the codes would be copies or reworks of texts composed between 1550 and 1565; only a few cases have been established updated chapters since 1565. The Ligorian series became a gem of the library-museum of Palazzo Farnese, eagerly consulted by scholars if not even looted in the antiquarian works of Orsini and Panvinio. In the 18th century she was transferred to Naples by King Charles of Bourbon, heir to Isabella Farnese, and is still in the National Library. Three volumes are dedicated to numismatics, with an endless repertoire of images: Greek coins (1st), Roman coins of the republic and empire (5th), Roman and Byzantine imperial coins (6th). The 2nd volume is dedicated to the "vestiges" of the Romans and other ancient peoples. The 3rd to mythology, to "things s