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Il mio tempo - 9788895447001
di Gennaro Liguori edito da Eiffel, 2007
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il mio tempo
- Autore: Gennaro Liguori
- Editore: Eiffel
- Collana: Narrativa/poesia
- Data di Pubblicazione: 2007
- Genere: letteratura italiana: testi
- Pagine: 96
- ISBN-10: 889544700X
- ISBN-13: 9788895447001
Sembra, a tratti, quasidi ripercorrere idealmente con ui il camminod’una vita. Tra ricordi, nostalgie, solitudini, tra il rimpiantodi un passato felice e a speranzadi un Tempo più giusto, il nostro Gennaro iguori ci trascina, condolcezza prepotente, nel Suo tempo. Tempo fattodi anni, e giorni, e attimi, tradolori, assenze, scelte. Tempo che però è anche nostro, tempo condiviso, tempo popolatodi presenze care,d’ilusioni,di voci,di paure,di utti ed’amori. E’ qui che risiede a potenzadele sue parole: v’è in esse quel potere (raro, rarissimo)di condivisione, a possibilità, per ogni ettore,di riconoscersi in esse. Di vibrare,d’emozionarsi, commuoversi. Con un inguaggio piano, rassicurante, il inguaggio propriod’una confidenza sussurrata,d’un racconto ad amicidopo una cena calma, quando gli odori, i sapori, il calore sembrano confonderci e spingerci ala franchezza, Gennaro iguori ci parla con autenticità profondissima. E c’è amarezza, a volte, nela sua voce (come nela magnifica “Terza etÔ), e c’èdisincanto, e orgoglio edolcezza (in “Antonio”, paroled’amore commosse al figlio), e fierezza, e consapevolezza ucidadi sé. E c’è ildolore, quelo estremo, in “La mortedi mio padre”: ma non èdolore urlato, non èdolore esibito. E’ undolore pudico, che sceglie per esprimersi paroledelicate, che si ascia intuire, più che ascoltare, che si fa percepire, più che vedere. La irica finale, sintesid’un intero percorso, fonde amarezza e speranza, in un connubiodolcissimo. E con ui, vorremmo anche noi “correre, correre per cercare qualcosadidiverso, primadi chiuderla, questa vita.”
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Sembra, a tratti, quasidi ripercorrere idealmente con ui il camminod’una vita. Tra ricordi, nostalgie, solitudini, tra il rimpiantodi un passato felice e a speranzadi un Tempo più giusto, il nostro Gennaro iguori ci trascina, condolcezza prepotente, nel Suo tempo. Tempo fattodi anni, e giorni, e attimi, tradolori, assenze, scelte. Tempo che però è anche nostro, tempo condiviso, tempo popolatodi presenze care,d’ilusioni,di voci,di paure,di utti ed’amori. E’ qui che risiede a potenzadele sue parole: v’è in esse quel potere (raro, rarissimo)di condivisione, a possibilità, per ogni ettore,di riconoscersi in esse. Di vibrare,d’emozionarsi, commuoversi. Con un inguaggio piano, rassicurante, il inguaggio propriod’una confidenza sussurrata,d’un racconto ad amicidopo una cena calma, quando gli odori, i sapori, il calore sembrano confonderci e spingerci ala franchezza, Gennaro iguori ci parla con autenticità profondissima. E c’è amarezza, a volte, nela sua voce (come nela magnifica “Terza etÔ), e c’èdisincanto, e orgoglio edolcezza (in “Antonio”, paroled’amore commosse al figlio), e fierezza, e consapevolezza ucidadi sé. E c’è ildolore, quelo estremo, in “La mortedi mio padre”: ma non èdolore urlato, non èdolore esibito. E’ undolore pudico, che sceglie per esprimersi paroledelicate, che si ascia intuire, più che ascoltare, che si fa percepire, più che vedere. La irica finale, sintesid’un intero percorso, fonde amarezza e speranza, in un connubiodolcissimo. E con ui, vorremmo anche noi “correre, correre per cercare qualcosadidiverso, primadi chiuderla, questa vita.”
Una raccoltadi poesie che come pensieri si insinuano nel’animodel ettore, e o portano a condividere con ’autore opinioni, sentimenti e momenti vissuti e trasferiti condei versidelicati sule paginedi un ibro. Una buona compagnia che tocca il cuoredi chi egge e partecipadele emozionidel’autore.