I ribelli dell'Atlantico. La storia perduta di un'utopia libertaria - 9788807890574

I ribelli dell'Atlantico. La storia perduta di un'utopia libertaria: Furono marinai, schiavi, soldati, plebaglia, ma anche gruppi organizzati come i pirati e gli affiliati a sette religiose radicali gli eroi di una guerra di classe che si protrasse tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Settecento e la cui "storia dal basso" Rediker e Linebaugh ricostruiscono in questo libro. La scoperta di nuove rotte marittime verso le Americhe e le Indie Orientali segnò una nuova fase storica. Furono aperte vie commerciali, fondate colonie, avviata una nuova economia transatlantica, organizzate forze lavoro per produrre ed esportare lingotti d'oro, pellicce, tabacco, zucchero e manufatti. Tutto ciò rendeva vitale il controllo capillare delle popolazioni e dei territori espropriati e il pugno di ferro sulle moltitudini di diseredati impiegati nelle piantagioni, nei porti, sulle navi, nei suburbi manifatturieri. Debellare, estirpare, trucidare, sterminare, liquidare, annichilire, estinguere qualsiasi segno di rivolta: fu questa la parola d'ordine. Eppure la ribellione, come per esempio all'inizio del Settecento nella città di New York, esplose violenta a più riprese nei porti dell'Atlantico, dando vita a una nuova consapevole classe organizzata, a una moltitudine multietnica, libertaria e ribelle. Il libro racconta la storia perduta di questa classe proletaria e cosmopolita e del suo ruolo nella nascita della moderna economia globale.
They were sailors, slaves, soldiers, mobs, but also organized groups such as pirates and affiliates of radical religious sects the heroes of a class war that lasted between the end of the sixteenth and the first half of the eighteenth century and whose "history from below" Rediker and Linebaugh reconstruct in this book. The discovery of new shipping routes to the Americas and the East Indies marked a new historical phase. Trade routes were opened, established colonies, a new transatlantic economy was launched, labour forces were organized to produce and export gold bars, fur, tobacco, sugar and manufactured goods. All this made vital the widespread control of the dispossessed populations and territories and the iron fist on the multitudes of disinherited used in plantations, ports, ships, manufacturing suburbs. Eradicate, eradicate, slaughter, exterminate, liquidate, annihilate, extinguish any sign of revolt: this was the watchword. Yet the rebellion, such as in the early 18th century in New York City, erupted violently in Atlantic ports, creating a new, well-organized class, a multi-ethnic, libertarian and rebellious multitude. The book tells the lost story of this proletarian and cosmopolitan class and its role in the birth of the modern global economy.