Chi siamo. La difficile identità nazionale degli italiani - 9788856837049

Chi siamo. La difficile identità nazionale degli italiani: Gli italiani non hanno (e non hanno mai avuto) una identità nazionale: qualcosa che ne faccia una comunità accettata e in cui riconoscersi. Forse non sono mai stati neppure un popolo con valori e mete condivise. La lunga storia ha lasciato comunque una eredità: un carattere nazionale, i cui tratti sono facilmente riconoscibili anche se in continua evoluzione. Spesso sono divenuti stereotipi, come quando si parla della furberia, della estroversione urlata, del sentimentalismo e dell'attaccamento alla famiglia, degli italiani. La storia del nostro Paese è costellata da una serie di blocchi che hanno rallentato, fino quasi a fermarlo, il suo procedere verso la modernità. Prima il difficile avvio dell'Unità, poi il fascismo, il regime democristiano, e ora l'incapacità di uscire da una mancata modernizzazione della politica che ha favorito la "fuga nel privato". Si arriva, così, all'Italia di oggi: in preda alla continua tentazione di inseguire evasione e consumi. Si vive al presente (confuso), si rimuove il futuro (come tempo dei rischi e delle paure), si ignora il passato anche recente. Quest'ultimo non sembra insegnare più nulla. Il tutto in un fragoroso rumore mediale che distrae e impedisce di pensare. Eppure proprio quando il Paese sembrerebbe "finito" si stanno avvertendo i segni di un possibile cambiamento. I più giovani sono diversi dai loro padri e nonni, come non mai. Non danno valore a ciò che per i più anziani ne ha ancora.
The Italians have not (and have never had) a national identity: something that replicates the community accepted and in which recognize each other. Maybe they were never even a people with shared values and goals. The long history has left a legacy: a national character, whose strokes are easily recognizable even if in continuous evolution. Often have become stereotypes, as when we speak of mischief, extroversion shouted, sentimentality and attachment to family, the Italians. The history of our country is dotted by a series of locks that have slowed, almost to stop him, his March towards modernity. Before the hard drive boot, then fascism, Christian democratic regime, and now the inability to get out of a lack of modernization of politics that favoured the ' brain in private. " You arrive, so at the Italy of today: prey to the temptation to pursue continuous delivery and consumption. You live at present (confused), you remove the future (like weather risks and fears), you ignore the recent past. The latter does not seem to teach anything. All in a deafening noise that distracts and medial prevents thinking. Yet just when the country would seem "finished" you are warning signs of a possible change. The younger ones are different from their fathers and grandfathers, as never before. Do not give value to what for the older yet.