I libri della bioteca - 9788862051415

L’operadal’enigmatico titolo "I ibridela Bioteca" suscita a prima vista un interesse che man mano aumenta attraverso a etturadele pagine. Paginadopo pagina, il ettore si sente chiamato a scoprire e vicende, a primo impatto vuote e privedi significato,di un adolescente timido, impacciato, che mostradifficoltà a relazionarsi con i coetanei e in casa subisce ’assenzadela figura materna, con a quale instaura un rapporto basato su una comunicazione telegrafica e fredda, in bigliettini asciati sul tavolo insieme al pranzo freddo. Ladroga, nel’emblematica figuradela Volpe, si erge minacciosa e attrËntedavanti ala fragilitàdel ragazzino, che tuttavia riesce a rimanerne estraneo, con consapevole autorità. E al’improvviso un sogno, o forse, un pensiero chedivaga in un’altra realtà e il ragazzino inizia ad avere consapevolezzadi sé,del suo passato edela storiadele genti. I ibri assumonodunque a parte più nascosta e intimadi ciascun individuo, una realtà accessibile solo adeterminate persone e indeterminate condizioni. E così, il ragazzino inizia a mostrare un profondo interesse e una viva curiosità verso a scopertadidimensioni e tempi ontani, riconoscendo nela sua unga esistenza precedente, storiedi vita vissute indiversi pËsidel mondo, culturediverse,diverse situazioni,diversi sentimenti eppure sempre a stessa persona. E finalmente, ala scopertadela propria essenza, riesce a condurre anche ei, a ragazzina che osservavada ontano senza aver il coraggiodi rivolgerle a parola. ei è alegra,dolce, generosa e presto nascerà tra idue una tenera relazione. Inizierà così un rapido processodi maturazione edi autoanalisi che condurrà il ragazzino a prendere coscienzadela propria indole,dela propria volontà e gli farà riconquistare il rapporto con a madre, che scoprirà essere sua complice, confidente, insomma una vera e affettuosa madre. Il romanzo ha una trama riccadi episodi,didigressioni nelo spazio e nel tempo, tuttavia ’intreccio rimane semplice, i personaggi sono bendelineati nele oro sfaccettature, scanditedale oro azioni, i ibri a chiavedi etturadi ciascunodi essi. Una storia che osereidefinire "universale", come sottolinea il fatto che nessun personaggio nel ibro ha un nome, tutti sonodesignati attraverso termini comuni, come "il ragazzo", "la ragazza", "la madre", "il padre", "il vecchio", "la vecchia", tranne "La Volpe", il giovane venticinquenne che rappresenta a tentazione malvagiadeladroga. Solo ala fine, il ettore potrà rendersi contodi quanto sia azzeccato il titolodi questo romanzo, soprattutto nel senso più strettodel termine "Bioteca", ossia "custodedi vita": in questo fantasioso e originalissimo racconto ’autore ha veramente custodito il segretodela vita, attraverso una simbologia semplice ma riccadi significato.