«Tabula ornata lapidibus diversorum colorum». La legatura preziosa del Codice C nel Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli. Ediz. illustrata - 9788867285907

«Tabula ornata lapidibus diversorum colorum». La legatura preziosa del Codice C nel Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli. Ediz. illustrata: Tra i materiali che costituiscono il cospicuo patrimonio del Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli si conservano due coperte di libri liturgici della Biblioteca Capitolare. Una di queste, oggetto del presente volume, ha costituito fino all'anno 2000 la preziosa legatura del Codice C, un lussuoso Evangelistario allestito nello scriptorium vercellese negli anni Novanta del XII secolo. I due piatti di questa legatura - uno in argento a sbalzo con la figura di un Arcangelo e l'altro in oro, filigrane, sbalzi, gemme e smalti, con una complessa composizione che gravita intorno alla figura centrale del Cristo crocifisso - derivano in realtà da un contesto più antico, che resta ignoto, e furono riutilizzati per l'Evangelistario citato, le cui dimensioni furono probabilmente stabilite proprio a partire dalla preziosa coperta. Questo volume presenta la descrizione e lo studio approfondito degli aspetti tipologici, tecnici e compositivi dei due piatti, con osservazioni anche sull'iconografia e sui risvolti stilistici nel confronto con altri manufatti coevi. Nonostante buona parte della letteratura abbia in genere sostenuto la provenienza dei due piatti da contesti, anche cronologici, diversi, il volume cerca di dimostrare invece la loro provenienza da uno stesso atelier orafo attivo nell'Italia settentrionale intorno alla metà dell'XI secolo e tende ad evidenziare la serie di relazioni culturali variamente orientate verso la produzione di derivazione bizantina.
Among the materials that make up the substantial assets of the Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli two blankets of the liturgical books of the Biblioteca Capitolare. One of these, which is the subject of this volume, formed up to the year 2000 the precious ligation of C code, a luxurious Evangelistary scriptorium vercellese in the 1990s served in the 12th century. The two dishes of this slur-one in silver with the figure of an Archangel and the other in gold, watermarks, rush, gems and enamels, with a complex composition that revolves around the central figure of Christ crucified--actually derive from a more ancient, which remains unknown, and were reused for the Evangelistary cited, whose dimensions were probably established starting from the precious blanket. This volume presents the description and study of the technical and typological aspects of composition of two dishes, with observations on the iconography and the stylistic aspects in comparison with other contemporary artifacts. Although much of the literature has generally supported the origin of two dishes from different contexts, historical, too, the book tries to prove instead that they come from the same atelier Goldsmith active in Northern Italy around the middle of the 11th century and tends to highlight the array of cultural relations variously oriented towards the production of Byzantine derivation.