Un mattino a Irgalem - 9788807892356

Un mattino a Irgalem: "Uomo sbagliato, posto sbagliato, tempo sbagliato". È questo lo stato d'animo di Pietro, giovane avvocato di Torino, appena promosso tenente nel Regio esercito italiano. Regio di nome, fasullo, fascista di nerbo, fin troppo reale. Difatti: l'anno di disgrazia è il 1937, il luogo della tragedia è l'Etiopia, dove è appena "tornato l'impero dei colli fatali", "eia-eia-alalà" e tutto il resto della farsa macabra. Il potere militare in orbace, o qualsivoglia imitazione del medesimo, affida a Pietro il classico caso che nessun avvocato vorrebbe nemmeno da morto. Ritrovarsi scaraventato 'ab imperio' a migliaia di chilometri da casa, a difendere l'indifendibile. Sul sergente Prochet, duro e puro comandante dei gruppi esploratori etiopi, grava infatti l'accusa di omicidio. Un momento, un momento: omicidio nel mezzo di una brutale guerra coloniale? Omicidio in un contesto che fa dell'omicidio stesso la propria divinità? A quanto pare, però, il sergente Prochet è andato un minimo sopra le righe. Un'incursione in un remoto villaggio nel deserto si è risolta in un bagno di sangue talmente efferato da fare impallidire perfino il Teatro del Grand Guignol. Pietro deve quindi difendere l'imputato che non solo non parla ma che tutti quanti - dai vertici del fascio ai disperati sopravvissuti etiopi - vogliono morto. Eppure, nulla è come appare.
"Wrong man, wrong place, wrong time." This is the state of mind of Pietro, a young lawyer from Turin, just promoted to lieutenant in the Italian Royal army. Regio of name, phony, fascist of Nerbo, all too real. Indeed: The year of Misfortune is the 1937, the place of the tragedy is Ethiopia, where it has just "returned the empire of the fatal necks", "EIA-EIA-alalà" and all the rest of the macabre farce. The military power in Orbace, or any imitation thereof, entrusts to Peter the classic case that no lawyer would even want to die. Finding himself hurled ' ab Imperio ' thousands of miles from home, defending the indefensible. On Sergeant Prochet, a hard and pure commander of Ethiopian explorers, he is in fact a murder charge. A moment, a moment: Murder in the midst of a brutal colonial war? Murder in a context that makes the murder itself their own divinity? Apparently, however, Sergeant Prochet went a minimum over the top. An incursion into a remote village in the desert has settled in a bloodbath so heinous as to make even the Grand Guignol theatre pale. Peter must therefore defend the defendant who not only does not speak but that everyone-from the top of the beam to the desperate survivors of Ethiopia-want to die. Yet, nothing is as it appears.