Uno sguardo verso il mare - 9788868843779

Uno sguardo verso il mare: "Uno sguardo verso il mare - che si apre con indovinato e affascinante aforisma: andare indietro e fermarsi ad ascoltare le voci del passato è come tornare bambini e ritrovare la sintonia col mondo - è dedicato a Daniela, Marco, Paolo. Questi nomi ne evocano molti altri: congiunti, amici, conoscenti, conterranei, cittadini del mondo. Ho letto tutto, anche tra le righe. Mi sono allietato e arricchito. Più volte ho dovuto contenere l'emozione. Ho assaporato i profumi del lavoro, delle feste di paese, dell'attaccamento alla terra, alle pietre, ai corsi d'acqua, alle cime delle montagne. Ho gustato le delizie dello sport e soprattutto il valore dell'amicizia, della nostalgia, del rispetto elevato a dignità di sacramento. Ho sognato orizzonti lontani ed esotici. È cresciuto in me l'apprezzamento per i drammi e i miracoli dell'emigrazione. Tutto bello allora? Rispondo con la sentenza del poeta Orazio che mi accompagna da sempre: "Ubi plura nitent in carmine, non ego paucis offendar maculis, quas aut incuria fudit, aut humana parum cavit natura. Se un carme di più fregi fulgesse, non le poche macchie mi turberiano che l'incuria o la natura umana mal sa evitare" (Orazio, Ars poëtica, Ad Pisonem, 351-352). I pregi superano di gran lunga inevitabili difetti".
"A glimpse into the sea--which opens with guessed and charming aphorism: go back and stop listening to the voices of the past is like a kid again and rediscover the harmony with the world-is dedicated to Daniela, Marco, Paolo. These names evoke many others: relatives, friends, countrymen, citizens of the world. I read everything, even between the lines. I cheered and enriched. Several times I had to contain the excitement. I savored the scents of labour, village festivals, attachment to land, stones, water courses, at the tops of mountains. I tasted the delights of sport and especially the value of friendship, nostalgia, elevated to the dignity of a sacrament. I dreamt of distant horizons and exotic. And raised in me an appreciation for the tragedies and miracles of emigration. All nice then? I reply with the judgment of the poet Horace who accompanies me all along: "Ubi non ego paucis offendar made reference to carmine, plura maculis solaribus, quas aut fudit, aut parum humana carelessness cavit nature. If a song more fulgesse turberiano me a few spots not friezes that carelessness or human nature mal knows "(Horace, Ars po??tica, 351-352, Ad Pisonem). The advantages far outweigh the inevitable flaws ".