Patrimonio e finanza di un convento in età moderna. I Domenicani di Santa Anastasia di Verona - 9788891761088

Patrimonio e finanza di un convento in età moderna. I Domenicani di Santa Anastasia di Verona: Come osservava Scipione Maffei alla metà del Settecento, il convento dei Domenicani di Santa Anastasia di Verona era tra i più dinamici ed attivi finanziariamente della città. L'influenza esercitata dall'ente religioso non si limitava infatti alla sfera spirituale, ma si era esteso nel corso del tempo all'ambito politico, sociale ed economico della comunità scaligera. Alla politica di acquisti delle proprietà terriere - concentratisi durante il periodo di land rush a cavallo tra Quattro e Cinquecento - aveva fatto seguito una tanto ramificata quanto redditizia attività di credito a sostegno dell'economia veronese. A beneficiare dei prestiti effettuati dai Predicatori furono non solo ampi strati della popolazione - contadini, artigiani, mercanti e professionisti - ma anche e soprattutto esponenti della nobiltà e del patriziato urbano. Il denaro, raccolto attraverso lasciti, legati e donazioni, veniva investito in una sistematica attività creditizia e reintrodotto in questo modo nei canali dell'economia cittadina irrorandone le attività produttive e commerciali e fungendo da tessuto connettivo della comunità atesina.
As Scipione Maffei in the mid-eighteenth century, the Dominican convent of Saint Anastasia in Verona was one of the most dynamic and active city financially. The influence of the Church was not limited to the spiritual realm, but it was extended over time to the political, social and economic development of the community. The purchasing policy of landed properties-concentrated during the land rush at the turn of the 15th and 16th centuries--had been followed by a much branched out as profitable lending to support the economy. To benefit from the loans made by Preachers were not only large segments of the population-peasants, artisans, merchants and professionals--but also members of the aristocracy and of the urban patriciate. The money collected through bequests, legacies and donations, was invested into a systematic credit activity and reintroduced in this way in the channels of the economy irrorandone the production and commercial activities and acting as a connective tissue South community.