Viva Falcone. Lazzi di un giullare siciliano - 9788898865949

Viva Falcone. Lazzi di un giullare siciliano: Salvatore Sanfilippo è un migrante, come tanti italiani del sud, come tante donne e uomini del mondo. Dalla Sicilia orientale, durante gli "anni di piombo" si è trasferito a Milano insieme alla sua famiglia. Ciò che sa e che ricorda dell'isola è quindi, fino a una certa età, quasi una reminiscenza mitica, tra gli antichi greci e i moderni pirati dell'edilizia. Attraverso ricordi ed epifanie, Salvatore si trasforma ora nel ragazzo delle granite, il cui grido sembra un antico canto arabo, ora in un pupo siciliano, che recita i versi della Gerusalemme Liberata. Ma poi arriva il '92, e Salvatore, alla notizia della strage di Capaci, desidera tornare in Sicilia, a Palermo, per saperne di più. In questo modo il protagonista apre un dialogo con il pubblico, scende nei dettagli delle minacce che hanno preceduto l'attentato a Giovanni Falcone, a Francesca Morvillo e alla loro scorta, impersona Michele Greco e gli altri personaggi oscuri che hanno intessuto quelle torbide trame. Porta in scena 'u panaru, un cestino di vimini che, ai piedi del palcoscenico, diventa un nuovo albero di Falcone, la magnolia che si trova sotto casa del giudice. Gli spettatori potranno riporre nel panaru i loro biglietti, che a ogni replica arricchiranno lo spettacolo di riflessioni, pensieri e suggestioni. Prefazione di Dacia Maraini.
Salvatore Sanfilippo is a migrant, like so many Southern Italians, like so many women and men of the world. From eastern Sicily, during the "lead years" he moved to Milan with his family. What he knows and remembers about the island is therefore, up to a certain age, almost a mythical reminiscence, between the ancient Greeks and the modern building pirates. Through memories and epiphanies, Salvatore now transforms into the boy of the granites, whose cry seems like an ancient Arabic song, now in a Sicilian pupo, reciting the verses of liberated Jerusalem. But then came '92, and Salvatore, at the news of the massacre of Capaci, wants to return to Sicily, to Palermo, to learn more. In this way the protagonist opens a dialogue with the public, goes into the details of the threats that preceded the attack on Giovanni Falcone, Francesca Morvillo and their escort, impersonating Michele Greco and the other dark characters who have woven those murky plots. It brings to the stage 'u panaru, a wicker basket that, at the foot of the stage, becomes a new tree of Falcone, the magnolia that is located under the judge's house. Spectators will be able to store their tickets in the panaru, which at each replica will enrich the show with reflections, thoughts and suggestions. Foreword by Dacia Maraini.