Trilogia delle donne dell'acqua. Medea, Penelope, Didone - 9788897132653

Trilogia delle donne dell'acqua. Medea, Penelope, Didone: È al mare e al mito greco che Marilena Lucente si è da tempo rivolta per esplorare un mistero ancora vasto e in larga parte sconosciuto, cioè l'identità femminile nel suo rapporto con il tempo e la storia. In queste tre brevi prose, Medea, Didone e Penelope prendono la parola per raccontare cos'è stato, per loro, il mare infinito e vicino. [...] Tre prose chiare e dense, che del mare accolgono in sé l'oscillare incessante, la luminosità che riflette i colori del cielo senza rinunciare alle proprie sfumature e la capacità di donare simboli, immagini e allusioni sempre nuove. Le donne del mito acquistano vita e prendono voce; il mare, intanto, separa e unisce, genera e uccide, inghiotte e sostiene, riconduce e disperde. Dalla superficie delle onde e delle parole, il lettore vede affiorare i volti delle donne che ha conosciuto da sempre, tutt'uno con il mistero delle profondità: simboli e presenze si identificano gli uni con gli altri. Le brevi poesie che aprono il volume e che, a sorpresa, lo chiudono, vengono a posarsi come gabbiani sulla vastità delle riflessioni che questi tre racconti hanno saputo suscitare.
It is to the sea and Greek myth that Marilena Lucente has long turned to explore a mystery still vast and largely unknown, that is, the female identity in her relationship with time and history. In these three short prose, Medea, Didosa and Penelope take the floor to tell what the infinite and close sea was to them. [...] Three clear and dense prose, which of the sea welcome in itself the incessant oscillation, the brightness that reflects the colors of the sky without giving up its own nuances and the ability to give new symbols, images and allusions. The women of myth buy life and take a voice; the sea, meanwhile, separates and unites, generates and kills, swallows and sustains, leads and disperses. From the surface of the waves and words, the reader sees the faces of the women he has always known emerge, one with the mystery of depths: symbols and presences identify with each other. The short poems that open the volume and which, surprise, close it, come to rest like seagulls on the vastness of the reflections that these three stories have been able to arouse.