Gli strani incontri. Antologia fantascientifica - 9788846738677

Gli strani incontri. Antologia fantascientifica: Da oltre un secolo ai nostri giorni, non c'è nodo problematico intorno al quale la fantascienza non abbia indagato, svolto riflessioni tutt'altro che banali, inventato narrazioni idonee a straordinarie e durature suggestioni. Appena appena delibata dai Grandi Scrittori del Canone delle Lettere (Alvaro e Flaiano, Bigiaretti e Soldati, Calvino e Levi...) che, come da un frutto proibito se ne sono subito ritratti, questa letteratura, a parte una breve stagione di gloria negli anni sessanta e poco più, ha sempre conosciuto una condizione d'esistenza marginale. Considerata ora letteratura popolare, ora vezzo di pochi, la science fiction rappresenta oggi un'area ristretta ma corposa di appassionati, vittima di una maledizione di cui sarebbe interessante individuare le cause socio-culturali oltre che i responsabili. Insomma, almeno e soprattutto nel Bel Paese, la fantascienza sconta, ancora oggi, una collocazione percepita da molti, moltissimi, come eretica: dalle sue storie promana, anche attualmente, un vago sentore di zolfo, insopportabile per gli olfatti delicati sia dell'accademia scientifica, sia dell'establishment letterario. Tant'è... E chissà cosa si nasconde dietro questa incapacità - una prerogativa solo ed esclusivamente italica - di prefigurare i domani che ci attendono.
For more than a century to the present day, there is the problematic node around which science fiction has not investigated, done anything but banal Musings, invented narratives capable of extraordinary and lasting impressions. Just delibata by great writers of the Canon of letters (Alvaro and Flaiano, Bigiaretti and soldiers, Calvino and Levi ...) that, like a forbidden fruit they for portraits, this literature, apart from a short season of glory in the 1960s and little more, has always known a condition of existence. Now considered popular literature, now a few quirky, science fiction is now a restricted area but substantial, victim of a curse by which it would be interesting to identify the socio-cultural causes as well as those responsible. I mean, at least and especially in Italy, doing science fiction, even today, perceived by many, very many, as heretical: from his stories, even flows currently, a vague scent of sulfur, unbearable for the delicate olfatti of both the scientific Academy of the literary establishment. So much ... And who knows what lies behind this inability-a prerogative solely of the italica-foreshadow that await us tomorrow.