La Chiesa di San Policarpo e il parco degli acquedotti - 9788894111705

La Chiesa di San Policarpo e il parco degli acquedotti: La chiesa di San Policarpo è uno degli esempi di arte sacra più significativi realizzati a Roma negli anni Sessanta. Progettata dal noto ingegnere-architetto romano Giuseppe Nicolosi (1901-1981), denuncia una forma esterna ed interna alta e possente, posizionata a latere e chiusura del quartiere, all'interno del Parco degli Acquedotti, uno dei luoghi più suggestivi e carichi di storia del paesaggio romano. Sviluppa una "pianta centrale" manifestando due strutture diverse: una esterna di chiusura perimetrale, in muratura autoportante rivestita all'esterno con blocchi squadrati di peperino alternati da ricorsi di mattoni, l'altra interna in cemento armato sostenente la copertura. La seconda parte del volume descrive il Parco degli Acquedotti, costituente parte integrante del Parco Regionale dell'Appia Antica, che prende il nome ed è caratterizzato dalla presenza di antichi acquedotti che assicuravano l'approvvigionamento idrico di Roma. Più precisamente l'area è attraversata da sette acquedotti, sei di epoca classica, databili tra il III sec. a.C. e il I sec. d.C. e uno di epoca Rinascimentale (Felice), voluto e commissionato dal pontefice Sisto V (Felice Peretti, 1585-1590).
The Church of Saint Polycarp is one of the most significant examples of religious art produced in Rome in the 1960s. Designed by renowned engineer-Roman architect Giuseppe Nicolosi (1901-1981), external and internal shape high and mighty denunciation placed in the margins and clearing the neighbourhood, close to the Parco degli Acquedotti, one of the most charming and full of history of the Roman landscape. Develops a "Central Plan" showing two different facilities: outdoor perimeter closing, self-supporting masonry covered outside with squared blocks of peperino alternated from appeals of bricks, the other supporting internal reinforced concrete cover. The second part of the book describes the Parco degli Acquedotti, constituting an integral part of the Appia Antica regional park, which is named after and is characterized by the presence of ancient aqueducts that ensured the water supply of Rome. More precisely, the area is crossed by seven aqueducts, six of the classical era, dating from the third century. BC to the first century. d.c. and one in Renaissance style (happy), commissioned by Pope Sixtus V (1585-1590, Felice Peretti).