Giulio Piccini (Jarro) tra Risorgimento e grande guerra (1849-1915) - 9788846744692

Giulio Piccini (Jarro) tra Risorgimento e grande guerra (1849-1915): Questo volume intende offrire per la prima volta uno studio complessivo dell' attività e della sterminata produzione letteraria di Giulio Piccini, meglio noto come Jarro (Volterra, 28 ottobre 1849 - Firenze, 15 febbraio 1915). Editore di testi antichi, giornalista e critico drammatico e musicale, narratore e romanziere proto-giallista, umorista e gastronomo, Piccini fu un erudito e un poligrafo ammirato, tra gli altri, da Gabriele D'Annunzio, Luigi Capuana e Matilde Serao. I suoi poliedrici interessi, che spaziano dal teatro al cinema, dalla storia locale alla cronaca contemporanea, ne fanno non soltanto un testimone, ma anche un interprete acuto e spesso polemico di un'epoca di transizione e dei suoi protagonisti. L'esame di alcune delle principali opere di Jarro, con attenzione specifica rivolta alla loro circolazione, alla lingua e allo stile, nonché ai modelli di riferimento adottati, permette così di comprendere pienamente il valore e il significato del contributo dato da Giulio Piccini al panorama culturale italiano tra la fine dell'Ottocento e il primo Novecento.
This volume intends to offer for the first time a comprehensive study of the activity and the vast literary production of Giulio Piccini, better known as Jarro (Volterra, 28 October 1849-Florence, February 15, 1915). Publisher of ancient texts, dramatic and musical critic and journalist, novelist and crime writer, humorist and novelist proto-Gastronome, Pappu was a scholar and a polygraph admired by, among others, Gabriele D'Annunzio, Luigi Capuana and Matilde Serao. His multifaceted interests, ranging from theatre to cinema, from local history to contemporary Chronicle, make it not only a witness, but also an acute and often argumentative interpreter of an era of transition and its protagonists. An examination of some of the major works of Jarro, with specific attention paid to their movement, language and style, and the models adopted, makes it possible to fully understand the value and significance of Giulio Piccini's contribution to the Italian cultural scene in the late nineteenth and the early twentieth century.