Gente di Volterra. Ediz. illustrata - 9788869953477

Gente di Volterra. Ediz. illustrata: «...Gente come gruppo discendente da un ceppo comune, in questo caso Volterra [...] con il suo timbro, con il suo carattere determinato da una particolare architettura ossimorica, fatta di integrazioni di opposti: sarcasmo e romanticheria, idealismo e realismo, esibizionismo e riservatezza, cocciutaggine e duttilità. Aspetti molto vistosi soprattutto fra gli intellettuali siano essi scrittori, artisti, strateghi, uomini politici. Il periodo di cui mi sono occupato va dal primo secolo avanti Cristo al Novecento con salti dovuti non alla mancanza di spiriti degni della morbida roccia del Poggio, ma alle mie preferenze, ai miei gusti. In fin dei conti, si tratta di un'antologia e i fiori da rendere memorabili li scelgo io. Questa è la Volterra che io ho preferito far conoscere. Nella carrellata di eruditi, di principi della chiesa, comandanti militari ed eroi popolari, va da sé che ho trattato con molta cura principalmente questi ultimi anche per il fatto che, in genere, non vengono ricordati, essendo appunto, anche in senso non elencativo, proprio gli ultimi. Io che non sono un esperto della storia di Volterra né vista come paragrafo della storia grande, né come "cronaca familiare", sono rimasto davvero strabiliato per la presenza di ammiragli di fama tra la nostra gente. Mi è venuto subito in mente lo scherzoso appunto di Carlo Emilio Gadda che, a proposito del "marinaro/ biondo che dal Gianicolo spronava/ contro l'oltraggio gallico", si domandava che cosa ci facesse un marinaio a cavallo sull'augusto colle di Roma. Ma che ci facevano tutti questi nobili volterrani sulle nav
«... People as a group descended from a common strain, in this case Volterra [...] with its stamp, with its character determined by a particular architecture of ossimo, made of integrations of opposites: sarcasm and romanticism, idealism and realism, exhibitionism and confidentiality, stubbornness and ductility. Very striking aspects especially among intellectuals, whether writers, artists, strategists, politicians. The period I dealt with goes from the first century bc to the twentieth century with jumps due not to the lack of spirits worthy of the soft rock of the Poggio, but to my preferences, to my tastes. At the end of the day, it's an anthology and the flowers to be made memorable I choose. This is the Volterra that I preferred to make known. In the roundup of erudites, church princes, military commanders and folk heroes, it goes without saying that I treated them very carefully mainly because, in general, they are not remembered, being precisely, even in an unlisted sense, just the last. I, who am not an expert on the history of Volterra, nor seen as a paragraph of the great story, nor as "family chronicle", I was truly amazed by the presence of renowned admirals among our people. I immediately thought of the joke of Carlo Emilio Gadda who, about the "seafaring/ blond that from the Gianicolo spurred / against Gallic outrage", wondered what a sailor on horseback did on the august hill of Rome. But what were all these noble volts on the navs