Non chiamatele poesie - 9788869541322

Non chiamatele poesie: La prima cosa che salta all'occhio di queste «poesie», se così le vogliamo chiamare (e l'autore stesso, come vedrete se deciderete di proseguire nella lettura di questo libercolo, nutre più di un dubbio in proposito), è che non sono per niente poetiche. C'è sì, qua e là, il gusto dell'aggettivazione inusitata (pur senza giungere all'ossimoro), qualche maldestro tentativo di metafora e l'uso di un linguaggio talvolta ricercato. C'è, soprattutto, la pretesa di fare in modo che la lettura, come si dice nell'esoterico gergo degli insegnanti di letteratura dozzinale, «suoni bene». E poco altro. L'autore non nasconde che il suo principale scopo era avere un libro col suo nome in copertina, e già sta rallegrandosi del successo ottenuto. Egli non dispera, comunque sia, di trovare chi apprezzi i suoi modesti tentativi di fare, se non poesia, almeno una buona prosa in versi, e si augura che certe sue riflessioni (alcune delle quali decisamente datate: si tratta di una produzione che spazia dalla fine degli anni 80 del secolo scorso ai giorni nostri) possano costituire materia di interesse per un numero di lettori che non intende quantificare.
The first thing that catches the eye of these ??poems??, if so we want to call (and the author himself, as you will see if you decide to continue to read this pamphlet, nourishes more than a doubt about it), is that I'm not poetic. There is Yes, here and there, a taste for the unusual verbable (though without the oxymoron), some clumsy attempt to metaphor and the use of a language sometimes. There is, above all, claiming to do so that reading, as they say in esoteric jargon cheap literature teachers, "sounds good." And little else. The author does not hide that its main purpose was to have a book with his name on the cover, and is already rejoicing of the success. He does not despair, however, to find who appreciates his modest attempts to do, except poetry, at least a good prose in verse, and hopes that some of its thoughts (some of which definitely dated: this is a production that ranges from the end of 80 of the last century to the present day) can be a matter of interest to a number of readers who will not quantify.