Umanità e storia. Considerazioni antropologiche e contaminazioni culturali nel giovane Dilthey - 9788863182378

Umanità e storia. Considerazioni antropologiche e contaminazioni culturali nel giovane Dilthey: Il volume prende in esame numerose e meno note pagine che Wilhelm Dilthey scrisse, nella prima parte del suo lungo itinerario di ricerca, per lo più intorno a tematiche antropologiche. Ne viene fuori, innanzi tutto, un repertorio quanto mai ampio e articolato di opere che a quel tempo autori di diversa formazione e provenienza (antropologi, filosofi, geografi, etnologi ma anche comuni viaggiatori, diplomatici e altri ancora) andavano dedicando alla conoscenza di culture e popolazioni remote e meno consuete per l'uomo europeo della seconda metà del diciannovesimo secolo, opere che Dilthey puntualmente segnala, analizza e recensisce. In particolare, oltre ad alcune argomentazioni in qualche misura preparatorie rispetto al grande tema diltheyano della fondazione delle Geisteswissenschaften, venuto poi a maturazione nelle opere successive, ciò che emerge è il notevole contributo che a quel tempo la nuova antropologia comparata, basata sull'osservazione diretta delle popolazioni e delle culture remote ogni volta studiate, sembrava poter rendere al fine di una più adeguata comprensione dell'uomo, ora gradualmente trasferita, non senza resistenze più o meno palesi, al di fuori dal tradizionale paradigma eurocentrico.
The volume examines numerous and less well-known pages that Wilhelm Dilthey wrote, in the first part of his long research itinerary, mostly around anthropological themes. It comes out, first of all, a very wide and articulated repertoire of works that at that time authors of different formations and origins (anthropologists, philosophers, geographers, ethnologists but also ordinary travelers, diplomats and others) were dedicating to the knowledge of remote and less usual cultures and populations for the European man of the second half of the nineteenth century, works that Dilthey punctually points out , analyzes and reviews. In particular, in addition to some arguments to some extent preparatory to the great Diltheyan theme of the foundation of the Geisteswissenschaften, which then matured in subsequent works, what emerges is the remarkable contribution that at that time the new comparative anthropology, based on the direct observation of remote populations and cultures each time studied, seemed to be able to make in order to a more adequate understanding of man , now gradually transferred, not without more or less obvious resistance, outside the traditional Eurocentric paradigm.