Formazione iniziale e reclutamento degli insegnanti in Italia. Percorso storico e prospettive pedagogiche - 9788838248085

Formazione iniziale e reclutamento degli insegnanti in Italia. Percorso storico e prospettive pedagogiche: In Italia ad ogni inizio di anno scolastico il solito ormai quasi cinquantennale balletto dei "supplenti". La precarietà del corpo docente è divenuta ormai sistemica. Del resto, soprattutto in determinate discipline e aree geografiche del paese, gli aspiranti docenti sono lasciati in balìa di procedure di selezione incerte e farraginose. Ma come è stato possibile arrivare a una simile situazione? Qual è stato il percorso storico, nel nostro Paese, della formazione iniziale e del reclutamento degli insegnanti? Quanto pesa ancora questo percorso sulle scelte di oggi? Perché? Quali sono i paradigmi pedagogici non anacronistici che possono invece sottendere una formazione iniziale ed un reclutamento dei docenti che raccolga la sfida dei tempi? Perché, in particolare, rivendicare, per questo, una strutturale circolarità tra teoria e pratica, tra scuole e università, tra orientamento educativo e professionale? E, infine, perché il contrario non solo è inattuale, ma autolesionistico?
In Italy at every beginning of the school year the usual almost fifty-year-old ballet of "substitutes". The precariousness of the teaching staff has become systemic. Moreover, especially in certain disciplines and geographical areas of the country, aspiring teachers are left at the mercy of uncertain and cumbersome selection procedures. But how was it possible to get to such a situation? What has been the historical path, in our country, of initial training and teacher recruitment? How much does this path still weigh on today's choices? Because? What are the non-anachronistic pedagogical paradigms that can support initial training and teacher recruitment that takes up the challenge of the times? Why, in particular, claim, for this reason, a structural circularity between theory and practice, between schools and universities, between educational and vocational orientation? And finally, why is the opposite not only incurrent, but self-harming?