Pensare l'India. Figure ermeneutiche e soglie critiche nella costruzione filosofica occidentale del «pensiero indiano» - 9788857514154

Pensare l'India. Figure ermeneutiche e soglie critiche nella costruzione filosofica occidentale del «pensiero indiano»: L'India rappresentata dal 'pensiero occidentale', di fatto, è stata molte Indie, Indie a volte incompatibili tra loro. L'India imperfetta e idolatra riportata dai resoconti missionari, l'India superstiziosa e dispotica di Montesquieu, quella quietista di Diderot oppure quella sapiente di Voltaire, l'India luminosa e fonte di civiltà dei romantici, l'India infantile di Hegel, l'India metafisica di Schopenhauer, l'India vigorosa e lucida, ma anche passivamente nichilista, di Nietzsche, l'India perennis di Guénon, e anche l'India universale di Panikkar e l'India democratica e laica di Amartya Sen: l'India ha di volta in volta rappresentato le istanze identitarie del pensiero che la incontrava e di quello è diventata la maschera talvolta inquietante e repulsiva, talvolta armoniosa, fascinosa e suadente, talvolta evocativa di intuizioni sovrarazionali, talvolta di lucide e rigorose visioni della realtà... Il discorso filosofico che ha detto o dice l'India è, dunque, un discorso che innanzitutto dice di Sé, delle proprie 'Weltanschauungen' e delle congiunture storico-culturali in cui si inscrivono i moventi, le azioni, i dispositivi, e le istituzioni dei processi conoscitivi che affrontano 'i saperi degli altri'.
The India represented by ' Western thought is, in fact, been many Indie, Indie sometimes mutually incompatible. The imperfect and India following reports the superstitious India missionaries idolator and despotic of Montesquieu, Diderot, Voltaire, or the wisdom of the quietist, the romantic light and source of civilization of India, the India India metaphysics of Hegel, Schopenhauer's childhood, the vigorous and lucid, but India also passively nihilist, Nietzsche, the India and India of Gu??non perennis Panikkar's universal democratic and secular India and of Amartya Sen : India has from time to time represented instances of identity of the thought that the met and became the mask sometimes disturbing and repulsive, sometimes harmonious, fascinating and persuasive, sometimes evocative of polished and sometimes rigorous intuition above reason visions of reality ... The philosophical discourse that says or says India is, therefore, a speech that first says of himself, of his ' historical and cultural situations and Weltanschauungen ' on which are inscribed the motives, actions, devices, and cognitive processes that address institutions ' knowledge of others '.