I contratti della lirica. Tra tutela del contraente debole e usi negoziali - 9788813364038

I contratti della lirica. Tra tutela del contraente debole e usi negoziali: Cavour definì la lirica come una vera e grande industria che ha ramificazioni in tutto il mondo. L'affermazione dello statista, valida ancora oggi, non solo dimostra l'importanza economica di questa complessa forma d'arte, ma implica necessariamente il ricorso a un vasto corpus normativo che ne consenta il funzionamento. Il presente volume intende, pertanto, analizzare le regole di diritto privato che disciplinano l'attività di un teatro lirico, concentrandosi, in particolar modo, sugli aspetti contrattuali. L'opera evidenzia la forte influenza che gli usi originati nella prassi teatrale esplicano ancora oggi e avanza alcune proposte di riforma tese a rendere più efficiente il sistema della lirica in Italia e a riequilibrare la situazione di svantaggio nella quale, di norma, l'artista lirico si trova ad operare. Una riflessione su questi aspetti appare oggi di particolare interesse, stante l'annunciata adozione, da parte del Ministero dei beni culturali, di un Codice dello Spettacolo che andrà a ridisciplinare anche il funzionamento dei teatri lirici.
Cavour defined the lyric as a true and great industry that has ramifications all over the world. The Statement of the statesman, still valid today, not only demonstrates the economic importance of this complex art form, but necessarily implies the use of a vast corpus of legislation that allows it to function. This volume therefore intends to analyse the rules of private law governing the activity of an opera house, focusing, in particular, on the contractual aspects. The work shows the strong influence that the uses originated in theatrical practice still today and advances some proposals for reform aimed at making the system of opera in Italy more efficient and rebalancing the situation of disadvantage in which, normally, The opera artist is working. A reflection on these aspects appears today of particular interest, given the announced adoption, by the Ministry of cultural heritage, of a Code of the Show that will also regulate the functioning of opera theatres.