Ode alla Rivoluzione. Poesie 1917-1923 - 9788836813155

Ode alla Rivoluzione. Poesie 1917-1923: Dopo "Il flauto di vertebre", pubblicato in questa stessa collana, che raccoglieva poesie degli anni giovanili, con "Ode alla Rivoluzione" prosegue la pubblicazione delle principali poesie di uno dei protagonisti assoluti della grande letteratura russa del primo Novecento, quel Vladimir Majakovskij (1893-1930) con il quale tutti dovettero confrontarsi e la cui popolarità raggiunse il suo apice proprio all'epoca della rivoluzione. Gli anni compresi in questa antologia vanno dal 1916 al 1923, fino praticamente alla morte di Lenin, a cui viene dedicata un'enfatica poesia in occasione del suo cinquantesimo compleanno, e un'altra solo tre anni più tardi, dopo la diramazione di un comunicato ufficiale sul suo cattivo stato di salute (Lenin scomparve nel gennaio del 1924). Majakovskij aveva salutato con entusiasmo la Rivoluzione d'Ottobre e si era messo al suo servizio con tutte le proprie forze. L'adesione, anche euforica, doveva mano a mano lasciare il posto ad un rapporto più complesso e a tratti ambivalente, ma gli anni fino al 1923 vedono Majakovskij lavorare accanitamente e con passione alla Rosta, l'agenzia telegrafica russa, per la quale realizzò oltre 3000 'finestre', manifesti di propaganda con immagini e slogan; inoltre, sempre nel 1923 il poeta divenne direttore della rivista "Lef", organo del fronte di sinistra delle arti. Le poesie di questo volume sono quasi completamente radicate nella cronaca di quegli anni, al punto che si possono leggere anche come frammenti storici.
After "the flute of vertebras", published in the same series, which collected poems of his youth, with "Ode to the revolution" continues the publication of the major poems of one of the protagonists of the great Russian literature of the early twentieth century, that Vladimir Mayakovsky (1893-1930) with which all had to confront and whose popularity reached its peak right at the time of the revolution. The years from 1916 to 1923 in this anthology, until practically the death of Lenin, which is given an emphatic poem on the occasion of his 50th birthday, and another just three years later, after branching to an official statement on his poor state of health (Lenin disappeared in January 1924). Mayakovsky was hailed with enthusiasm the October revolution and had put in his service with all your heart. Membership, even exhilarated, should gradually give way to a more complex relationship and at times ambivalent, but the years until 1923 see Mayakovsky work tirelessly and passionately to Rajaratnam, the Russian news agency, for which he produced over 3000 ' Windows ', propaganda posters with pictures and slogans; also in 1923, the poet became Director of the magazine "Lef", organ of the left front of the arts. The poems in this volume are almost completely rooted in the Chronicle of those years, to the point that you can also read how historical fragments.