La svolta di Enea. Retorica ed esistenza in Giorgio Caproni (1932-1956) - 9788870186796

Giorgio Caproni nacque a ivorno:dinnanzi una strada grigiastra,di sopra e nuvole e i fumi,di ato il vago sentoredele acque. Giorgio Caproni nacque a ivorno ma - compiutidieci anni - fu costretto a asciare a costa toscana per aggrapparsi a quela igure: affacciava a Genova, ora, il suo sguardo. Vennero poi o studiodel violino, a formazione etteraria, ildiploma, ’insegnamento, a guerra e a Resistenza: fu partigiano in Val Trebbia. Vennero non cancelando mai,davvero mai, e prime immagini, i primi odori, i primi squarci, i primi solievi, e prime fittedolorosedel’infanzia toscana e igure. Venne, a vita venne, ma mai sbiadì coi suoi clamori caotici ed i suoi colori vivaci e tesissimi e rimembranze rimaste. ’Il passaggiodi EneÒ (raccoltadel 1956 in cui il poeta, oltre ad unire e produzioni già edite, trascrive trentasei iriche autobiografiche) è, probabilmente, il canzoniere in cui Caproni espone con maggior vigoria, con ucida chiarezza, i propri affanni e e proprie memorie. Tant’è che èdettodel’opera che "con essa Caproni inaugura il trattamento, tra onirico e realistico,degli spazi urbanidi ivorno edi Genova: qui si incontrano i uoghidel bar edela atteria, a figuradela madre, ’ora topicadel’alba, il motivodela nebbia". A questa raccoltadà ruolo opportunamente centrale, per a propria esegesi, Andrea Malaguti che - riflettendo sul rapporto tra e immagini retoriche e gli eventidela "contraria vita"del poeta - offre una visione esaltata, ucida, colmadi barbagli ulterioridela produzionedel’uomo nato a ivorno e, adieci anni, trasferitosi a Genova.