Il gergo dei canapini di crissolo - 9788862749787

Il gergo dei canapini di crissolo: 'Sino all'inizio del Novecento, in alta Valle Po, uno dei mestieri stagionali che vedeva impegnati gli uomini durante l'inverno era quello dei pettinatori di canapa. A gruppi di tre, scendevano in Piemonte e in Liguria o si dirigevano in Francia per cardare la fibra grezza. Come nel caso di altre maestranze itineranti (spazzacamini, ramai, calzolai, muratori, ecc.), nel corso del tempo acquisirono e contribuirono a elaborare uno speciale gergo, chiamato pantòis a Crissolo e grapiét a Ostana. Si tratta di un linguaggio dal forte valore identitario, al quale essi facevano ricorso anche a scopo di difesa. Quella che viene pubblicata qui è parte della tesi di laurea di Gustavo Malan dedicata al pantòis; essa si basa su dati raccolti negli anni '40 del XX secolo, intervistando alcuni degli ultimi gerganti di Crissolo (in particolare Claudio Perotti, il «patriarca delle guide del Monviso») e presenta un ricco glossario corredato da alcuni testi introduttivi e da ipotesi di interpretazione etimologica dei singoli termini. A questo nucleo originario, sono stati aggiunti alcuni testi e un repertorio italiano-gergo che contribuiscono a valorizzare il lavoro, sia come documento (...)'.
'Until the beginning of the twentieth century, in the high Po Valley, one of the seasonal crafts that saw men engaged during the winter was that of hemp combers. In groups of three, they descended on Piedmont and Liguria or headed to France to card the raw fiber. As in the case of other itinerant workers (chimney sweeps, ramai, shoemakers, masons, etc.), over time they acquired and helped to develop a special jargon, called pantòis in Crissolo and grapiét in Ostana. It is a language of strong identity value, which they also used for defence purposes. What is published here is part of Gustavo Malan's thesis dedicated to pantòis; it is based on data collected in the 1940s, interviewing some of Crissolo's last gergants (in particular Claudio Perotti, the "patriarch of the Monviso guides") and presents a rich glossary accompanied by some introductory texts and hypotheses of etymological interpretation of individual terms. To this original nucleus, some texts and an Italian-jargon repertoire have been added that help to enhance the work, both as a document (...)'.