L'attimo della vita. Pochi secondi all'alba del 28 dicembre 1908. Ediz. illustrata - 9788889525425

L'attimo della vita. Pochi secondi all'alba del 28 dicembre 1908. Ediz. illustrata: Filippo Cianciafara visse novanta anni, ma tutta la sua lunga esistenza fu, forse in buona parte inconsapevolmente, plasmata da quei pochi secondi che all'alba del 28 dicembre del 1908 videro la morte di Messina; e non solo ciò vale per il tempo successivo alla catastrofe, quando ogni sua azione fu indotta e condotta dall'esito di quel trauma, ma anche per i sedici anni della sua precorsa esistenza, che, ricordandola, rivide sempre attraverso il filtro opaco della invocazione della madre morente. Quando Filippo fu travolto dal terremoto aveva da poche settimane compiuto sedici anni, e proprio in quella fausta ricorrenza aveva finalmente ricevuto in dono dal padre la tanto agognata macchina fotografica, uno strumento che mai più avrebbe abbandonato. In quelle poche decine di giorni che intercorsero fra il compleanno e la catastrofe, Filippo mai lasciò l'oggetto dei sui desideri. Delle sue prime lastre fotografiche non si è più trovata traccia: vi sono, viceversa, talune immagini colte da Filippo subito dopo il disastro e di quelle, avendole recentemente trovatesi, si propone ora, dopo più di un secolo, la pubblicazione.
Philip Cianciafara lived ninety years, but all his long life was, perhaps partly unconsciously, shaped by those few seconds that at dawn on 28 December 1908 saw the death of Messina; and not only does so for the time after the catastrophe, when his every action was induced and the outcome of that trauma, but also for the sixteen years of his existence, which, by recalling it trigger slack, revised through the matte filter invocation of dying mother. When Philip was overwhelmed by the earthquake had turned 16 a few weeks, and in this very happy occasion had finally received as a gift from his father the coveted camera, an instrument that never again would abandon. In those few days that relations between birthday and catastrophe, Philip never left the object of his desires. Of his early photographic plates has not found: there are, however, certain images captured by Philip immediately after the disaster and of those, having recently certain, it is now proposed, after more than a century, the publication.