L'antropologia di Leonardo - 9788871866895

L'antropologia di Leonardo: Questo saggio sull'antropologia di Leonardo da Vinci ce lo presenta uomo per il quale i dubbi e gli interrogativi si rivelano più fertili e stimolanti delle certezze: "che cosa è omo, che cosa è vita, che cosa è voce", e ancora Leonardo annota: "Questa opera si debe principiare alla concezione dell'uomo; Attitudine; Effetti; Sensi". Così egli accoglie l'uomo nella vastità della sua anima, strumento conoscitivo di se stesso e interprete "infra essa natura e l'arte". Nel guardare, sentire, ricordare Leonardo trascrive e costruisce l'atto della rappresentazione nel quale il suo sguardo si fa partecipante e si apre alla narrazione dell'uomo e dei suoi contenuti, cioè "l'omo e il suo concetto della mente sua". Alla permanenza e all'assoluto si sostituiscono i concetti di temporaneità e di frammentario: "Guarda il lume e considera la sua bellezza". Un puro sensibilismo che privilegia l'ambiguità e l'emotività della visione che si concretizza infine nella tecnica dello sfumato: "quando il sol s'innanza e caccia le nebbie e si comincia a rischiarare e colli... e fumano inverso le nebbie fuggenti". E da questo coinvolgimento dei sensi che nasce "Leonardo come opera". L'autore intravede, nella modalità e nell'eterogeneità dei contenuti del genio universale, un'esperienza antropologica anzitempo: lo studio dei segmenti particolari dell'uomo e la prefigurazione di comunità globali presenti nell'Adorazione dei Magi, registrano l'animo di Leonardo - lui, parte e frammento dell'esperienza umana.
This essay on the anthropology of Leonardo da Vinci he has man for whom doubts and questions are more fertile and challenging certainties: "what is omo, what is life, what is voice," and yet Leonardo notes: "this work commences on the conception of man must; Aptitude; Effects; Senses ". So he welcomes the man in the vastness of his soul, tools for understanding of himself and interpreter "infra it nature and art". In the look, feel, remember Leonardo transcribes and constructs the representation Act in which his gaze becomes participant and opens to the narrative of man and its content, that is "the man and his concept of the mind". The permanence and the ever changing the concepts of impermanence and piecemeal, "look at the lumen and considers its beauty". A pure sensibilismo privileging ambiguity and emotion of the vision embodied in the technique of sfumato: "when the sol s ' innanza and hunting the mists and it begins to brighten and necks ... and smoke back fleeing fogs". And this involvement of the senses that is born "Leonardo as opera." The author sees, in the manner and in the diversity of the content of the universal genius, anthropological experience ahead of time: the study of particular segments of the man and the foreshadowing of global communities present in the adoration of the Magi, they record the mind of Leonardo-him (e) fragment of human experience.