Everest, la montagna di una vita. Memorie dell'uomo riemerso dai ghiacci - 9788820386283

Everest, la montagna di una vita. Memorie dell'uomo riemerso dai ghiacci: «Mallory» come gli storici hanno scritto «era destinato a diventare l'archetipo dell'eroe dei giovani del suo tempo». È troppo bello, elegante e affascinante per non essere notato. Nel 1921 ha trentacinque anni, è forte, coraggioso, e l'ambito invito da parte dell'Everest Committee a partecipare alla prima spedizione arriva senza che lui avanzi neppure richiesta. Darà prova di grande determinazione, e al ritorno a Londra sarà osannato come un eroe. Al termine di una delle sue gremitissime conferenze, un giornalista gli chiede perché voglia scalare la montagna più alta della Terra: «Because it's there» è la sua ambigua risposta divenuta leggendaria. Mallory racconta qui le esplorazioni e i tentativi di scalata al colosso himalayano, che piano piano gli svela i suoi segreti di ghiaccio e roccia. Articoli e testi sparsi mai pubblicati in Italia formano un corpo unitario, con i racconti dell'impresa del 1921, di quella del '22 e in parte della tragica ascensione del '24, oltre ad alcune pagine di compendio più speculative sul "senso dell'alpinismo". Non si tratta di pure relazioni che riferiscono con oggettività l'esperienza del viaggio, ma di descrizioni partecipate, che permettono di immergersi nel punto di vista dell'autore, nel suo rigore icastico, nei suoi slanci di volontà intrisi della più inflessibile cultura anglosassone. È il prezioso documento di un'epoca che sembra a noi lontanissima, arricchito da un saggio introduttivo di Marco Albino Ferrari.
??Mallory?? how historians have written "was destined to become the archetype of the hero of the young people of his time". It's too beautiful, elegant and charming to not be noticed. In 1921 he thirty-five, is strong, brave, and the coveted invitation from the Everest Committee to participate in the first shipment arrives without his leftovers not even request. Will show great determination, and on returning to London will be hailed as a hero. At the end of one of his around the packed conferences, a journalist asks him why he wants to climb the highest mountain on Earth: "Because it's there" is his ambiguous reply became legendary. Mallory tells here scans and attempts to scale the Himalayan giant, which slowly he reveals his secrets of ice and rock. Articles and scattered ever published in Italy form a unitary body, with tales of the enterprise of 1921, that of ' 22 and in part of the tragic Ascension of ' 24, apart from a few pages to more speculative compendium on "sense of mountaineering". This is not pure relations reporting objectively the travel experience, but descriptions Harrahs, which allow you to soak in the views of the author, in his icastico, in his outbursts of will the toughest soaked Anglo-Saxon culture. Is the precious document of an era that seems to us very far, enriched with an introductory essay by Marco Albino Ferrari.