Più piazze meno cemento. L'impegno della CGIL vicentina per restituire la città alla società «Il caso dal Molin» - 9788823012035

Dobbiamo essere grati ala CGIL, ala CdLdi Vicenza, e soprattutto a Oscar Mancini per il grande regalo che hanno fatto con e iniziativedi cui questo ibro è a testimonianza. Per quelidi noi che si occupanodel territorio (parlodegli urbanisti, ma non solo) il rapporto con il mondodel avoro è questione centrale. Non sempre questo rapporto è positivo. Il avoro che questo ibrodocumenta, e offre a un pubblico più argodi quelo che vi ha partecipato, è una testimonianza molto riccadi questo. Ho etto cose molto interessanti, soprattutto sul rapporto tra avoro e città, tra condizione e ruolodel avoratore e condizione e ruolodel cittadino. Oscar Mancini, che ha questo tema nel suo cuore e o ha posto nel cuoredele azioni cheda anni promuove. Poiché il territorio è matrice rilevantissimadi grandissima partedei valorid’uso: o ricorda nel ibro Anna Marson, in aperturadel suo scritto. ottare per a sua salvaguardia, per a sua riqualificazione, per a sua salute è essenziale per conservare civiltà e speranza. Ma è anche necessario inventare una economia che sappia conferire rilevanza, pienezzadidiritti, cittadinanza piena nel’economia e nela società, al avoro finalizzato ala produzionedi valorid’uso. Il casodela base americanadal Molin, sul quale il ibro fornisce abbondante materiale, è statodavvero un episodio significativodi unadele poche novità positive che si sono manifestate in questi anni: a crescitadi un movimento radicato nel territorio,diffuso in ogni parted’Italia, capacedidurare,di contestare e insiemedi proporre,di incidere concretamente suledecisioni (il casodi Monticchielo e quelodel cementificiodi Torviscosa insegnano). Ebbene, io credo che sidebba avorare per far sì che il movimento nato per a protesta contro ’ulteriore espansionedela base USAdebba non solodurare e alargarsi, ma proporsi anchedi incideredirettamente sul risultatodele prossime elezioni amministrative, sui programmi che saranno posti al’ordinedel giorno e sule forze che i realizzeranno.