La politica di Massimo D'Azeglio dal 1848 al 1852. Il precursore dell'Unità d'Italia - 9788896571026

La politica di Massimo D'Azeglio dal 1848 al 1852. Il precursore dell'Unità d'Italia: "Il D'Azeglio era stato l'uomo più popolare in tutto il periodo di preparazione dell'indipendenza nazionale perché appunto aveva in sé quel carattere che metteva in tutto ciò che faceva e diceva, come in ogni suo atteggiamento e gesto e espressione, il carattere dell'onestà, della lealtà, del valore morale, per cui poteva far sentire agli altri ciò che tanto intensamente sentiva egli stesso; l'amore del giusto e dell'onesto, il rispetto del diritto e della libertà, il dovere della rettitudine verso gli altri come verso se stesso. Quod tibi fieri non vis, alteri ne feceris. Gli si leggeva nell'occhio sereno, lo portava nei suoi portamenti tanto che dell'onestà fu un simbolo vivente. Questo egli fu, questo rappresentò come vedremo durante il periodo di preparazione del nostro risorgimento, durante la presidenza del dicastero piemontese e questo egli sta tuttora e sempre a significare nella storia Italiana". (Gino Capponi)
"The D'azeglio was the most popular man throughout the preparation period of national independence because precisely had in it the character that put in everything he did and said, as in every attitude and gesture and expression, the character of honesty, loyalty, moral value, for which he could be heard to others what so intensely felt himself; the love of the righteous and honest, respect for the law and freedom, duty of righteousness to others like himself. Quod tibi non vis fieri, alter talking feceris. You could read the eye clear, took him in his habits that is much that honesty was a living symbol. This he was, this was how we will see during the preparation period of our risorgimento, during the Presidency of the Council and that he is still and always to mean in Italian history. " (Gino Capponi)