Il ritorno dell'huligano. Una vita - 9788856503456

Il ritorno dell'huligano. Una vita: Nel 1941 tutti gli ebrei della Bucovina romena vengono deportati nei campi di concentramento. Tra di loro c'è anche la famiglia Manea al completo. Della brutalità di questa esperienza nella memoria infantile di Norman rimangono il viaggio nel vagone piombato, l'angoscia di giorni interminabili. Dopo il ritorno alla vita, nella sua memoria di ragazzo ci sono i libri, l'amore, l'amicizia. Spento l'entusiasmo giovanile per l'idea comunista, nel passaggio all'età adulta Norman testimonia il naufragio della politica nella demagogia, l'inesorabile deriva del regime che culmina per lui con la detenzione del padre in un campo di lavoro. L'amore per la letteratura diventa allora il suo rifugio, e comincia a prendere forma il penoso imperativo dell'esilio, insieme alla paura di perdere la propria lingua madre. Manea si trasferirà nel Nuovo Mondo, e solo dopo dieci anni troverà la forza di percorrere il cammino inverso.
Romanian Bukovina in 1941 all Jews are deported to the camps. Among them is also the family Manea. The brutality of this experience in childhood memory of Norman remain leaded wagon travel, the anguish of endless days. After returning to life, in its statement of guy there are books, love, friendship. Off the youthful enthusiasm to the Communist idea, in the passage to adulthood Norman testifies to the political demagoguery, wreck the inexorable drift of the regime that culminated for him with his father's detention in a labor camp. The love for literature then becomes his refuge, and begins to take shape on pathetic imperative of exile, along with the fear of losing their mother tongue. Manea will relocate to the new world, and only after ten years will find the strength to walk the path back.