Non scrivere di me. Racconti intimi di scrittori molto amati: Roth, Ford, Wallace, Carver - 9788807890499

Non scrivere di me. Racconti intimi di scrittori molto amati: Roth, Ford, Wallace, Carver: «Ti proibisco di scrivere di me», intima Philip Roth. Per Livia Manera dovrebbe suonare come un divieto, ma è di fatto un'istigazione ad abbattere la barriera che divide l'intesa umana e l'invenzione letteraria, è uno stimolo ad attivare la memoria di sé e la memoria lasciata dalle tante letture e dalle parole chiave che hanno aperto la porta su un territorio in cui vita e letteratura si mescolano. Livia Manera racconta storie di incontri con i "suoi" scrittori americani, storie di complicità, amicizia, consuetudine, amore. Racconta la New York degli intellettuali che vi sono rimasti, la Parigi di quelli che se ne sono andati, i colori del Maine e il respiro del Midwest. Ci lascia intravedere isolate residenze di campagna, appartamenti impeccabili, strade di Manhattan imbiancate dalla neve, uffici spogli di celebri redazioni, case raffinatissime e monolocali desolati, stanze d'ospedale, caffè parigini, fast food ai margini di un'autostrada. Con il garbo di una scrittura che fa dell'io narrante la sonda e lo specchio, la talpa e la luce, il mondo della letteratura americana diventa la scena di un'esistenza che continua a cercare nelle domande e nei dubbi una strategia di saggezza. E così che ci vengono incontro, con una trasparenza nuova, le figure di Philip Roth, Richard Ford, Paula Fox, Judith Thurman, David Foster Wallace, Joseph Mitchell, Mavis Gallant, James Purdy, ma anche, in controluce, quelle di Carver, Richler e Blixen.
"I forbid you to write about me," intimate Philip Roth. For Livia Manera should sound like a ban, but is actually an incitement to break down the barrier that divides human understanding and literary invention, is a stimulus to trigger memory and memory left by the many readings and the keywords that have opened the door on a land where life and literature are mixed. Livia Manera tells stories of encounters with "his" American writers, stories of complicity, friendship, custom, love. Tells the New York intellectuals who remained, the Paris of those who have gone, the colours in Maine and the breath of the Midwest. We glimpse isolated residences, impeccable snow blanketed the streets of Manhattan apartments, offices, newsrooms and studios of famous fine homes bare desolate hospital rooms, Parisian caf??s, fast food on the edge of a motorway. With the grace of a writing that makes the Narrator the probe and the mirror, the mole and the light, the world of American literature becomes the scene of an existence that continues to search in questions and concerns a strategy of wisdom. And so we come your way with a new transparency, the figures of Philip Roth, Richard Ford, Paula Fox, Judith Thurman, David Foster Wallace, Joseph Mitchell, Mavis Gallant, James Purdy, but also against those of Carver, Richler and Blixen.