Provincia non periferia. Innovare le diversità italiane - 9788823837591

Provincia non periferia. Innovare le diversità italiane: La provincia italiana è in crisi. Il problema tocca tutto il Paese e richiede di immaginare e praticare rapidamente una soluzione per invertire il declino. Lo sviluppo dell'economia digitale e l'urbanizzazione sempre più spinta, insieme alla lunghissima crisi economica, hanno sottoposto a uno stress mai sperimentato la «biodiversità» italiana e il suo biotopo principale: quella dimensione straordinariamente ricca e peculiare che è appunto la provincia. Sono venute meno le risorse per politiche redistributive attente alle esigenze del territorio e soprattutto l'economia digitale ha riscritto le regole della competizione globale attorno a piattaforme - virtuali e fisiche - tanto più efficienti e redditizie quanto più sono scalabili e in grado di ridurre le differenze, appiattendole. Nel secolo delle metropoli, l'Italia è fra i Paesi europei quello che cresce meno e la provincia, culla della nostra cultura e del made in Italy, rischia di ridursi a un anacronismo. Per riportare il Paese su binari virtuosi è necessario riprendere il cammino di modernizzazione dell'economia, delle istituzioni e della società italiana, con nettezza, intelligenza e soprattutto rispetto delle peculiarità locali. Il territorio diffuso rappresenta allora il laboratorio (o il campo di battaglia) per sperimentare un possibile nuovo paradigma di innovazione radicale, che punti all'inclusione degli esclusi e alla valorizzazione delle differenze in termini di competenze, culture e territori. Facendo leva su tre elementi: la modernizzazione digitale della manifattura come chiave di ingresso per la modernizz
The Italian province is in crisis. The problem touches the whole country and requires imagining and quickly practicing a solution to reverse the decline. The development of the digital economy and the increasingly pushed urbanization, together with the very long economic crisis, have subjected to a stress never experienced the Italian "biodiversity" and its main biotope: that extraordinarily rich dimension and peculiar that is precisely the province. Resources for redistributive policies focusing on the needs of the territory have failed and, above all, the digital economy has rewritten the rules of global competition around platforms - virtual and physical - all the more efficient and profitable the more they are scalable and can reduce differences by flattening them. In the century of metropolises, Italy is among the European countries that grows the least and the province, cradle of our culture and made in Italy, risks being reduced to an anachronism. In order to return the country to virtuous tracks it is necessary to resume the path of modernization of the Italian economy, institutions and society, with clearness, intelligence and above all respect for the local peculiarities. The widespread territory then represents the laboratory (or the battlefield) to experiment with a possible new paradigm of radical innovation, which points to the inclusion of the excluded and the enhancement of differences in skills, cultures and Territories. Leveraging three elements: the digital modernization of manufacturing as the key to modernisation