La bellezza del numero. Angelo Colocci e le origini dello stato nazione - 9788876639340

La bellezza del numero. Angelo Colocci e le origini dello stato nazione: Un personaggio esotico con un cappello da mago e il cosmo in mano sta in piedi al centro della Scuola di Atene di Raffaello nella Stanza della Segnatura vaticana. Vasari pensava che fosse Zoroastro. Secondo l'ampia ricostruzione di questo libro si tratta di Angelo Colocci (Jesi 1474 - Roma 1549), Segretario Apostolico, Presidente dell'Accademia Romana, studioso di geografia, cosmologia e di corrispondenze micro-macrocosmiche, amico di Bramante, Raffaello e di Egidio da Viterbo. Nel libro Colocci emerge come un personaggio centrale per la cultura, l'arte, il rinnovamento urbanistico, la letteratura, la scienza, a Roma nella prima metà del Cinquecento. Primo collezionista di antichità, studioso dell'antica metrologia (a lui si deve l'identificazione della misura del piede romano, poi chiamato colocciano), bibliofilo, curatore di edizioni di poeti contemporanei, teorico della lingua volgare e pioniere degli studi romanzi, Colocci si rivela figura decisiva in numerosi contesti disciplinari, al centro di una vastissima rete di contatti e di relazioni, capace di mettere a punto quelli che sarebbero diventati i fondamenti dello "stato nazione" moderno: l'impiego dell'heritage come veicolo di sovranità, la lingua e la formazione delle classi dirigenti. «È questa personalità ispirata e complessa che Mangani riesce a cogliere in tutte le sue sfumature, tracciando il percorso che portava questo singolare studioso dalla numerologia pitagorica a contribuire concretamente allo sviluppo urbanistico della Roma cinquecentesca». (Dalla Prefazione di Ingrid Rowland).
An exotic character with a magician's hat and the cosmos in his hand stands in the center of Raphael's School of Athens in the Vatican Signatura Room. Vasari thought it was Zoroaster. According to the extensive reconstruction of this book, he is Angelo Colocci (Jesi 1474 - Rome 1549), Apostolic Secretary, President of the Roman Academy, scholar of geography, cosmology and micro-macrocosmic correspondences, friend of Bramante, Raphael and Giles of Viterbo. In the book, Colocci emerges as a central figure for culture, art, urban renewal, literature, and science in Rome in the first half of the sixteenth century. The first collector of antiquities, a scholar of ancient metrology (he is credited with the identification of the measurement of the Roman foot, later called Coloccono), bibliophile, editor of editions of contemporary poets, theorist of the vernacular language and pioneer of Romance studies, Colocci proved to be a decisive figure in numerous disciplinary contexts, at the center of a vast network of contacts and relationships. capable of developing what would become the foundations of the modern "nation state": the use of heritage as a vehicle of sovereignty, the language and the formation of the ruling classes. "It is this inspired and complex personality that Mangani manages to grasp in all its nuances, tracing the path that led this singular scholar of Pythagorean numerology to contribute concretely to the urban development of sixteenth-century Rome." (From the Preface by Ingrid Rowland).