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Il vescovo e l'antiquario. Guida Ciriaco, Ciriaco Pizzecolli e le origini dell'identità adriatica anconitana - 9788876638008
di Giorgio Mangani edito da Il Lavoro Editoriale, 2016
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il vescovo e l'antiquario. Guida Ciriaco, Ciriaco Pizzecolli e le origini dell'identità adriatica anconitana
- Autore: Giorgio Mangani
- Editore: Il Lavoro Editoriale
- Data di Pubblicazione: 2016
- Genere: STORIA D'EUROPA
- Argomenti : Ciriaco d'Ancona Italia-Storia Italia centrale
- ISBN-10: 8876638008
- ISBN-13: 9788876638008
Il vescovo e l'antiquario. Guida Ciriaco, Ciriaco Pizzecolli e le origini dell'identità adriatica anconitana: Due personaggi raccontano in questo libro, a distanza di dieci secoli l'uno dall'altro, due storie adriatiche, legate all'identità del confine, dei luoghi mediatori di conflitti, di incontri e scontri tra culture. La storia di Giuda Ciriaco, santo protettore di Ancona, l'ebreo scopritore della croce di Cristo divenuto vescovo cristiano, apre una finestra sui rapporti tra cristiani ed ebrei a Gerusalemme nel V secolo, nel momento in cui si originano una nuova identità cristiana e, insieme ad essa, paure, ansie e conflitti. Trasferita ad Ancona da Gerusalemme nell'ambito di rapporti politico-diplomatici della città con gli imperi d'Oriente e d'Occidente, una delle prime testimonianze dell'impiego politico delle reliquie, la storia del santo ebreo viene ricodificata da nuovi significati e diverse sensibilità culturali. Dal culto delle reliquie utilizzate come dono diplomatico dall'impero bizantino muove anche la storia di Ciriaco Pizzecolli, mercante e antiquario di Ancona, per costruire, nella prima metà del XV secolo, l'idea della tradizione classica come heritage, patrimonio della civiltà occidentale, attraverso l'invenzione del collezionismo delle antichità. Ciriaco sostituisce le sacre reliquie cristiane con le reliquiae antiquitatis, ma con la stessa funzione: "resuscitare i morti" come definiva la sua missione. Ma il suo progetto, condiviso con gli imperatori bizantini e con il cardinale Bessarione, è sopratutto politico: creare una nuova immagine, appetibile per l'Occidente.
Two characters tell stories in this book, ten centuries of each other, two stories in the Adriatic Sea, related to the identity of the border conflict, mediators, places of meetings and encounters between cultures. The story of Judas Cyriacus, patron saint of Ancona, the Jew who discovered the cross of Christ become Christian bishop, opens a window on relations between Christians and Jews in Jerusalem in the 5th century, when you create a new Christian identity and, along with it, fears, anxieties and conflicts. Transferred to Ancona from Jerusalem under the city's diplomatic and political relations with the Eastern and Western Empires, one of the first evidence of the political uses of the relics, the story of the Holy Jew is recoded by new meanings and cultural sensitivities. The cult of the relics used as a diplomatic gift from the Byzantine Empire also moves the history of Ciriaco de ' Pizzicolli, merchant and antiquary of Ancona, to construct, in the first half of the 15th century, the idea of the classical tradition as a heritage, heritage of Western civilization, through the invention of the collecting of Antiquities. Ciriaco replaces the sacred Christian relics with the reliquiae antiquitatis, but with the same function: "raising the dead" as he defined his mission. But his project, shared with the Byzantine emperors and with Cardinal Bessarione, is mostly political: create a new image, palatable to the West.
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