La gioia maiuscola di essere scrittori. Lettere a italiani - 9788842828648

La gioia maiuscola di essere scrittori. Lettere a italiani: "Cara Lavinia, grazie di cuore per la Sua pallida ma fedele lettera! È per me un pensiero caro e commovente ma anche un po' angoscioso, immaginarla in lotta col suo disperato compito di traduttrice. A me quel tedesco ha procurato un gusto vivissimo, ma che cosa non ho mai accollato a voi, poveri traduttori!". Che cosa significa davvero fare lo scrittore? E come si diventa romanzieri di successo? Le lettere private di Thomas Mann - che si è sempre lucidamente definito asociale, "incomodo e non piacevole" - aprono uno spiraglio per rispondere a questi quesiti e si rivelano essenziali all'interpretazione del modo di vivere e di creare del grande maestro. "La gioia maiuscola di essere scrittori" è una testimonianza diretta e irrinunciabile del rapporto di Mann con la scrittura, ma è anche un viaggio intimo, in bilico tra la vita e la letteratura, e un invito a varcare le soglie della sua preziosa umanità per intuire la grandezza del suo genio. Leggere questo Thomas Mann aiuta ad afferrare la complessità della storia e a comprendere le condizioni nelle quali furono possibili la sua arte e il suo successo. Le parole del premio Nobel sono balsamo e monito di sorprendente attualità per chi sogna oggi di intraprendere la gloriosa professione dello scrittore.
"Dear Lavinia, thank you very much for Your pale but faithful letter! It is for me a dear and moving thought but also a little distressing, to imagine her fighting with her desperate task as a translator. To me that German has provided a very vivid taste, but what have I never catered to you, poor translators!". What does it really mean to be a writer? And how do you become a successful novelist? Thomas Mann's private letters - which he has always lucidly defined as unsocial, "uncomfortable and not pleasant" - open a window to answer these questions and prove essential to the interpretation of the way of life and creation of the great master. "The capital joy of being a writer" is a direct and indispensable testimony of Mann's relationship with writing, but it is also an intimate journey, poised between life and literature, and an invitation to cross the thresholds of his precious humanity to sense the greatness of his genius. Reading this Thomas Mann helps to grasp the complexity of history and to understand the conditions under which his art and its success were possible. The words of the Nobel Prize are balm and warning of surprising relevance for those who dream today of embarking on the glorious profession of the writer.