Una speranza ostinata. Terezin, Auschwitz, Varsavia, Dachau - 9788867831272

Una speranza ostinata. Terezin, Auschwitz, Varsavia, Dachau: Nel dicembre del 1964 Max Mannheimer deve essere operato alla mascella. L'assistente del medico dimentica per diversi giorni di consegnargli il risultato degli esami e Max si convince di avere un tumore e di essere condannato. Si rende conto di non avere mai parlato alla figlia delle sue esperienze nei campi di concentramento, "per difendere lei e me stesso" e scrive in pochi giorni, di getto, i suoi ricordi. Un mese dopo le dimissioni dall'ospedale, le consegna queste pagine di memorie. Il libro, scritto con il piglio di un diario, racconta di un padre ballerino e di una madre colta, l'ascesa del nazismo, lo spirito dei vent'anni e l'amore che rendono fiduciosi anche davanti alle deportazioni, alla crudeltà della vita del campo. L'umanità si corrompe, ma non viene meno, tenuta in vita dalla coscienza di essere uomini. Instancabile, continua ancora oggi a portare le sue memorie nelle scuole: "Il mio corpo è debole, ma i dettagli di quel tempo spaventoso sono incisi nella mia anima". E ai giovani che lo ascoltano ricorda sempre: "Voi non siete responsabili di quello che è successo, ma è compito vostro far sì che non si ripeta mai più".
In December 1964 Max Mannheimer needs surgery to the jaw. The physician assistant forgot for several days to give him the result of the examinations and Max becomes convinced of having a tumor and to be condemned. He realizes that it has never spoken to his daughter about her experiences in the concentration camps, "to defend her and myself" and writes in a few days, casting his memories. A month after discharge from the hospital, the delivery these pages of memoirs. The book, written with the mien of a diary, tells of a father and a dancer mother educated, the rise of Nazism, the spirit of twenty years and love that make confident even before the deportation, the cruelty of camp life. Humanity is corrupt, but not less, kept alive by the consciousness of being men. Tireless, continues to bring his memoirs in schools: "my body is weak, but the details of that frightening time are engraved in my soul". And young people who listen to him always remember: "you are not responsible for what happened, but it's your job to make sure that doesn't happen again."