Presenza armena in Italia. 1915-2000 - 9788862504959

Presenza armena in Italia. 1915-2000: La presenza di armeni in Italia è segnalata in diverse epoche e in diverse città: sono militari, religiosi, commercianti o anche studenti. Con la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento c'è un flusso di armeni che si muovono verso l'Italia, che possiede caratteristiche diverse: sono i profughi che sono riusciti a sfuggire al genocidio (1890-1922), sono gli orfani armeni che negli anni Venti vengono accolti da varie istituzioni religiose, ma anche gli armeni che, nei decenni successivi, in tempi differenti arrivano in Italia perché sono costretti a lasciare i paesi mediorientali in cui si sono rifugiati. La ricerca presentata in questo libro procede lungo un doppio binario. Da un lato esamina in che modo gli armeni giunti in Italia nel corso del Novecento si sono integrati nella società italiana, quali strategie hanno elaborato nelle varie stagioni politiche per farsi conoscere, riconoscere accettare, e in che modo hanno saputo mantenere vivo il legame con le proprie origini. Dall'altro, quasi specularmente, essa mette in luce come la società italiana, e in particolare alcune élites sociali, politiche e culturali, sono entrate in contatto e hanno attivamente interagito con questi "stranieri", sforzandosi di scoprire, conoscere e valorizzare la cultura di cui essi sono portatori o semplicemente eredi. Fonti di tale ricerca sono stati gli archivi delle associazioni armene, libri e pubblicazioni periodiche, alcuni dossier familiari e anche le testimonianze di molti dei protagonisti.
The presence of Armenians in Italy is reported in different eras and in different cities: are military, religious, or even students. With the late nineteenth and early twentieth century there is a flow of Armenians that move towards Italy, which has different characteristics: they are refugees who managed to escape the genocide (1890-1922), Armenian orphans that are in the twenties are welcomed by various religious institutions, but also the Armenians who, in subsequent decades, in different times arrive in Italy because they are forced to leave the Middle Eastern countries that have taken refuge. The research presented in this book follows a double track. One side looks at how the Armenians arrived in Italy during the twentieth century have become integrated into Italian society, what strategies have developed in different seasons policies to make themselves known, recognize, accept, and how they have been able to maintain the link with their origins. On the other, almost like a mirror image, it highlights how the Italian society, and in particular certain social, political and cultural elites came into contact and have actively engaged with these "foreigners", striving to discover, learn and appreciate the culture of which they are carriers or just heirs. Sources of such research were the archives of Armenian associations, books and periodicals, some family dossiers and the testimonials of many of the characters.