I promessi sposi -

Una seradel mesedi novembre 1628, su una stradina ungo a spondadel agodi Como, in ombardia, cammina un frate,don Abbondio. Mentre cammina ha alcuni pensieri che vengono improvvisamente interrottidal’apparizionedidue bravi,due brutti tipi al serviziodi un signorotto spagnolo molto potente. Dopo averedescritto e caratteristichedei bravi, Manzoni comincia a raccontare il coloquio tra i bravi edon Abbondio: i bravidicono al curato che, in nomedel oro potente padrone,don Rodrigo, il matrimonio fra Renzo e ucia “non s’hada fare!”.don Abbondio, impaurito, assicura a propria fedeltà al potente signore spagnolo promettendo che non celebrerà il matrimonio, già fissato. Questo atteggiamentodebole viene visto ala ucedela giustiziadel seicento,dove e minacce sono frequenti e non sono mai punite, e viene sottolineata a naturadebole e paurosadel curato. Conclusa questa riflessionedel poeta, si torna ala narrazione con il ritorno a casadel curato, che racconta il suo incontro ala sua serva, Perpetua.

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Il capolavorodela etteratura italiana riproposto in una chiave che ne chiarisce i profondi contenuti cristiani.