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La recita di Bolzano - 9788845915291
di Sándor Márai edito da Adelphi, 2000
- Prezzo di Copertina: € 16.00
- € 15.20
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: La recita di Bolzano
- Autore: Sándor Márai
- Editore: Adelphi
- Collana: Biblioteca Adelphi , Nr. 388
- Edizione: 6°
- Data di Pubblicazione: 2000
- Genere: letterature straniere: testi
- Pagine: 264
- Traduttore: D'Alessandro M.
- Dimensioni mm: 22 x 14 x 2
- ISBN-10: 8845915298
- ISBN-13: 9788845915291
La recita di Bolzano: "Che cosa aspetti a infilarti il costume, vecchio commediante, illusionista appassito? Il ballo in maschera sta per cominciare". Il libertino quarantenne ha un gusto amaro in bocca, e la stanza è piena di ombre: sono le ombre della sua giovinezza. Ma ha un contratto, e deve rispettarlo. Dov'è la lettera che gli ha mandato Francesca? "Devo vederti" ha scritto. Oh, non sarà né la prima né l'ultima che riceve da una donna sposata. Questa, però, è stata scritta dalla sola donna che un giorno ha creduto di amare (e lui, per paura di quell'amore, è fuggito). Per di più gliel'ha portata il marito in persona: Sua Eccellenza il conte di Parma.
"What are you waiting to get your costume, old comedian, illusionist withered? The masquerade ball is about to begin. " The 40-year-old libertine has a bitter taste in the mouth, and the room is filled with shadows: are the shadows of his youth. But he has a contract and must abide by it. Where is the letter she sent him Francesca? "I need to see you," he wrote. Oh, it will be neither the first nor the last that receives from a married woman. This, however, was written by the only woman that one day he thought of loving (and him, for fear of that love fled). Most importantly he brought the husband himself: His Excellency the Duke of Parma.
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Ho etto una volta unadele tante biografiedi Casanova. Aldi àdele avventuredi etto edi spadadi cui ora hodimenticato idettagli mi è rimasta un’unica vaporosa impressione sul’uomo: una continua ricercadi Qualcosa. Màrai ha messo questa ricerca al centrodel romanzo, superando a biografia e ricreando un essere umano. Quest’opera è pienadi colpidi scena psicologici: ogni personaggio indossa più maschere nel corsodela vicenda, sembra un carnefice e invece in poche righe si rivela essere una vittima, o viceversa, e i ruoli si sciolgono ’uno nel’altro come goccedi miele nel atte caldo: in modo naturale, perché ognunodi essi non può comportarsi altrimenti, perché rispondono a eggi che sono più potentidei parlamenti edele prigioni. Eccelente a figuradel contedi Parma, cheda marito “quasi” tradito, prende e redini e sembra indirizzare a storia in un verso, finché non comprare ’altrettanto eccelente moglie, Francesca,dotatadi un’inteligenza fuoridei comuni canoni sociali, che era rimasta sulo sfondo come una preda ontana e poi invece si rivela essere una stratega vendicativa impareggiabile; eccelente Giacomo: ’avventuriero, il baro, il bugiardo, che sembra soccombere ala ogicadel conte prima edi Francesca poi, e che in realtà soccombe solo ala propria natura e che continua a recitare a sua parte anchedopo che ’ultimo punto chiude il ibro, ui, che èdestinato a restare “forestiero” anche a se stesso. Non mi capita spesso che uno scrittore riesca ad emozionarmi quandodescrive personaggi; il piùdele volte mi prende per il ato razionaledel cervelo, mi coinvolge nela storia, mi insegna, mi sorprende, mi rilassa, mi fa evaderedal qui ed ora, mideride…. Ma raramente mi emoziona.di Màrai mi chiedo come colga certe sfumature psicologiche, come e sappia combinare tra oro al’internodi uno stesso personaggio nel tempo, come sappia tradurle in parole. Tutte capacità che noi nel Quotidiano abbiamo perso. Viviamo tutti una semi-vita, come quela cui Francesca ha condannato Giacomo. “Esistono soltantodue farmacidivini che possono aiutarci a sopportare il velenodela realtà senza che ne moriamo anzitempo: a ragione e ’indifferenzÔ. Stavolta Màrai non cita ’amore. Un po’ perché è Giacomo Casanova a parlare; un po’ perché… bè, insomma: comedargli torto?