Archeologia del Cenacolo. Ricostruzioni e fortuna dell'icona leonardesca: disegni, incisioni, fotografie. Catalogo della mostra (Milano, 1 aprile-25 giugno 2017). Ediz. a colori - 9788836636839

Archeologia del Cenacolo. Ricostruzioni e fortuna dell'icona leonardesca: disegni, incisioni, fotografie. Catalogo della mostra (Milano, 1 aprile-25 giugno 2017). Ediz. a colori: La fama immediata del Cenacolo dipinto da Leonardo nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano fu diffusa e ampliata dal numero di copie dipinte che subito ne furono tratte. Ma la decadenza della pittura, iniziata già nel 1517, rese sempre più difficile accostarsi al capolavoro originale, così da rendere necessario, nei secoli successivi, il riferimento alle prime copie dipinte per ottenerne immagini complete. L'incisione di Raffaello Morghen offrì una riproduzione del Cenacolo elaborata attraverso un lavoro di ricostruzione ideale del "monumento" ormai illeggibile, basato sulle copie antiche, adottando un metodo analogo a quello che si andava impiegando nella nascente disciplina archeologica. L'ampia documentazione qui raccolta dà ragione anche, soprattutto dopo la scoperta della fotografia, delle trasformazioni che l'opera ha subito negli ultimi due secoli, prima che, proprio attraverso un lavoro di scavo archeologico condotto nel vivo della materia, i frammenti della pittura originale fossero raggiunti e resi nuovamente leggibili a ricomporre l'immagine del capolavoro leonardesco. Presentazione di Filippo Del Corno.
The instant fame of the last supper painted by Leonardo in the refectory of the convent of Santa Maria delle Grazie in Milan was diffused and expanded the number of copies painted that immediately were drawn. But the decline of the painting started in 1517, made it increasingly difficult to approach the original masterpiece, so as to require, in the following centuries, the reference to the first copies painted to obtain full frames. The engraving by Raffaello Morghen offered a reproduction of the Cenacle processed through ideal reconstruction of the monument now unreadable, based on ancient copies, using a method similar to the one that was employing in the emerging discipline of archaeological interest. The extensive documentation gathered here agrees too, especially after the discovery of photography, of the transformations that the opera has undergone in the last two centuries before that, through archaeological excavation conducted in the heart of the matter, the fragments of the original painting had reached and made readable to recompose the picture of Leonardo's masterpiece. Presentation of Philip of the Horn.