Il genio dell'abbandono - 9788854508002

Il genio dell'abbandono: "Il genio dell'abbandono" racconta la vita del più grande scultore italiano fra Otto e Novecento: Vincenzo Gemito. È il romanzo di un'avventura eversiva e donchisciottesca, sullo sfondo di una Napoli vissuta come "un paese imprecisato che stava diventando la sua frontiera di malato", a contatto coi protagonisti della cultura del tempo. Wanda Marasco prende le mosse dalla fuga dell'artista dalla clinica psichiatrica in cui è ricoverato, e da lì ricostruisce la storia agitata di un "enne-enne", un figlio di nessuno abbandonato sulla ruota dell'Annunziata. Il marchio del reietto, beffardamente impresso nel suo stesso nome che è il risultato di un errore di trascrizione, lo accompagnerà per sempre. Il suo apprendistato lo farà nei vicoli, al fianco di un altro futuro grande artista, il pittore Antonio Mancini, suo inseparabile amico che diventerà anche coscienza di Gemito, suo complice totale e infine suo nemico. Vedremo così "Vicienzo" entrare nelle botteghe in cerca di maestri, avido di imparare. Lo seguiremo a Parigi, tra stenti da bohème e sogni di celebrità, e lo ritroveremo a Napoli, artista ambito da mercanti e da re. Vivremo il suo folle amore per la modella Mathilde Duffaud, che ne segna la vita come un sistema dell'erotismo e del dolore, un impasto di eccessi e delusioni che sfociano in una follia tutta "napoletana": intelligenza alla berlina, incandescenza e passioni spesso arrese a un destino malato di cui il "vuoto" di Napoli voracemente si nutre.
"The genius of abandonment" chronicles the life of the greatest Italian sculptor between 19th and 20th centuries: Vincenzo Gemito. And an adventure novel and subversive donchisciottesca, against the backdrop of a Naples experienced as "an unspecified country who was getting his sick frontier", in contact with the protagonists of the culture of the time. Wanda Marasco takes moves from artist's escape from the psychiatric clinic where is hospitalized, and then reconstructs the story stirred a "enne enne-", a son of none left on the wheel of the Annunziata. The mark of the outcast, mockingly impressed in his own name that is the result of a transcription error, will accompany him forever. His apprenticeship will lanes, alongside another future great artist, the painter Antonio Mancini, his inseparable friend that will also become aware of Groan, his accomplice and finally his enemy. We'll see as well "Vicienzo" go into shops in search of masters, Avid to learn. We will follow him to Paris between hardship from boh??me and dreams of stardom, and end up in Naples, part artist by merchants and by King. We will live her crazy love for Mathilde Duffaud model, which marks the life as a system of eroticism and pain, a mixture of excesses and delusions that result in a whole madness "napoletana": intelligence at sedan, and glow passions often surrendered to an ill fate of the "vacuum" of Naples feeds voraciously.